E’ attraccata ieri nel porto di Catania una delle navi Ong, la Humanity, che è riuscita ad entrare in acque territoriali italiane dopo aver ricevuto il consenso da parte delle autorità italiane per le avverse condizioni meteorologiche. La nave con a bordo 179 extracomunitari è stata scortata da una motovedetta della Guardia Costiera.
Secondo il decreto in atto, le autorità hanno ispezionato i migranti a bordo per individuare chi tra loro sia idoneo a sbarcare: solitamente donne e bambini e le persone con problemi di salute.
179 sono i migranti a bordo della nave della organizzazione non governativa Humanity. Nella giornata di ieri, a causa delle previsioni meteorologiche avverse, è riuscita a fare tappa nel porto siciliano di Catania.
Su 179 migranti solamente 155 sono riusciti a sbarcare; tra loro donne, bambini e soggetti con problemi di salute: più di 100 sono i minori senza un genitore o tutore e vi è anche un neonato di sette mesi. I restanti 24 extracomunitari sono rimasti a bordo della nave e dovranno tornare al largo perché secondo le autorità sono uomini che non necessitano di cure mediche.
Al porto oltre agli uomini delle forze dell’ordine erano presenti anche i volontari della protezione civile, delle ambulanze e due bus di linea urbana per il trasporto delle persone che sono riuscite a scendere sulla terraferma.
L’organizzazione non governativa in una sua dichiarazione ha spiegato che venerdì scorso il capitano dell’Humanity ha ricevuto un documento firmato dal vice premier Matteo Salvini, ministro delle infrastrutture e della mobilità, da Guido Crosetto, ministro della difesa e Matteo Piantedosi ministro dell’interno, i quali hanno autorizzato l’attracco al porto di Catania per le avverse condizioni meteo.
Il decreto in corso, considerato fuori legge, vieta alle navi della Ong di rimanere in acque italiane più del tempo necessario; quello che occorre per le attività di primo soccorso è fare scendere dalle navi solamente coloro i quali le autorità reputano opportuni, ovvero donne, bambini e soggetti fragili.
“L’Italia è obbligata a lasciare che tutti i sopravvissuti scendano a terra immediatamente “.
Queste le dichiarazioni di Mirka Schäfer, una dei componenti dell’ufficio legale di Sos Humanity, poco prima dell’attracco dell’imbarcazione.
Durante l’attracco della Humanity e alle operazioni di soccorso dei migranti al porto di Catania, era presente anche il parlamentare della camera dei deputati, Aboubakar Soumahoro.
Il deputato appartenente alla lista Verdi e Sinistra italiana ha postato un video sulla sua pagina Facebook per testimoniare quanto stesse accadendo nel porto siciliano. Nella sua video cronaca ha mostrato di non condividere il decreto in vigore:
“una disperata campagna propagandistica, identitaria, politica e ideologica sul corpo di esseri umani”.
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