La madre e il piccolo di quattro mesi si trovavano su un barcone che trasportava migranti verso le coste di Lampedusa. A quanto pare la donna ha improvvisamente perso i sensi ed è morta mentre teneva in braccio il piccolo.
Quando la donna ha perso i sensi ed è morta, il bambino di quattro mesi è caduto in mare, annegando. Inizialmente le persone presenti sul barcone non avevano capito le reali dinamiche della tragedia, pensando che il bambino fosse morto a causa del freddo.
In totale sul barcone sono stati trovati ben 8 cadaveri.
La terribile tragedia si è svolta su un barcone trasportante migranti, il quale è stato poi soccorso dalla guardia costiere a circa 40 miglia da Lampedusa, all’interno delle acque Sar Maltesi.
A quanto pare la donna teneva stretto in braccio il suo bambino, quando si è improvvisamente sentita male, perdendo i sensi e morendo di colpo.
A quel punto il bambino di quattro mesi è scivolato in mare, annegando. Anche un altro uomo, presente sul barcone, è caduto in mare, perdendo i sensi e morendo annegato. Inizialmente si pensava che l’uomo si fosse tuffato per salvare il piccolo, purtroppo non è andata così.
Inoltre le persone presenti sul barcone non hanno capito fin da subito cosa è realmente successo in quegli attimi. Molta gente pensava infatti che il bambino fosse morto di freddo e che per disperazione la donna lo avesse lanciato in acqua.
Ciò che è accaduto sul barcone è una vera e proprio tragedia e proprio per questo la procura di Agrigento sta indagando sulla questione, per tentare di chiarirne le dinamiche.
Durante l’intera mattinata di oggi, 41 dei 42 superstiti (in quanto uno è un minore), sono stati ascoltati con l’aiuto dei mediatori culturali.
I migranti hanno collaborato con le forze dell’ordine raccontando cosa hanno visto. Purtroppo la donna è morta di colpo, facendo così cadere il neonato il quale è annegato. La stesso crudele destino è toccato al terzo uomo.
Le persone presenti sul barcone raccontano che non si mangiava da giorni e che avevano finito anche le scorte di acqua, essendo dunque costretti da diverse ore a bere acqua di mare. Elementi che, uniti alle temperature gelide, hanno reso la situazione sull’imbarcazione ai limiti del vivibile.
Si tratta dell’ennesima tragedia che coinvolge un barcone di migranti. Persone in cerca di aiuto che sono costrette ad affrontare situazioni disumane e degradanti, ignorando qualsiasi tipo di diritto umano. Tutto ciò mentre gli stati europei si voltano dall’altra parte.
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