Sono partiti altri 600 migranti da Lampedusa, tra questi un sopravvissuto che aveva scritto i numeri di telefono della sua famiglia sulla sua t shirt, in caso fosse annegato. Una scena che fa riflettere.
Le condizioni dei migranti che cercano di arrivare in Europa tramite il Mediterraneo è sempre precaria, come abbiamo potuto constatare negli anni.
Sono arrivate altre centinaia di persone a Lampedusa in questi giorni, tra cui un sopravvissuto che aveva scritto a penna i numeri di telefono dei suoi familiari su una t-shirt, per avvisarli in caso di morte.
Un viaggio che sembrava infinito per i migranti arrivati in questi giorni a Lampedusa, recuperati dalla nave di soccorso Sea-Eye 4.
In viaggio dalla Libia, da dove stavano fuggendo, 88 persone sono rimasti in balia del male per tre giorni, senza cibo né acqua, con la paura di morire ad ogni minuto in più.
Tra loro c’era un uomo che si è fatto notare, perché indossava una maglietta con tanti numeri di telefono scritti sopra, ripetuti più volte. Quei numeri, come spiega la ong Regship, erano dei suoi familiari.
L’uomo aveva paura di morire, di annegare in quel profondo mare blu che ha deciso di solcare per fuggire dalla disperazione. Così, prima di partire, ha scritto i numeri di telefono sulla sua maglia, con la speranza che se fosse annegato la sua famiglia almeno sarebbe stata informata.
Una storia che si aggiunge alle milioni che si sono susseguite in questi anni, storie disperate, di vite che cercano una rivalsa verso altri Paesi, che sperano di sopravvivere per tentare di cercare fortuna e di rifarsi una vita, fuggendo dalla loro terra natale dove tutto è diventato impossibile.
Intanto, da Lampedusa sono partite ben 600 persone dall’hotspot di Lampedusa che ospita i migranti al loro arrivo.
Ieri è cominciato l’imbarco verso Porto Empedocle, a bordo della nave Diciotti della Guardia Costiera. Priorità a donne, famiglie, bambini e anziani, che spostati a Cala Pisana sono stati imbarcati sul mezzo per partire verso Agrigento.
Invece, su disposizione della prefettura di Agrigento che opera in collaborazione con il Viminale, sono stati oggi trasferiti altri 80 migranti, tramite il traghetto di linea Cossydra, con meta sempre Porto Empedocle.
La crudele storia dei migranti continua e non si ferma, continueranno infatti nelle prossime settimane ad arrivare gruppi di rifugiati che poi partiranno cercando di arrivare in diversi Paesi Europei.
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