L’odissea dei migranti in arrivo in Italia continua, sbarcati in 243 nei giorni scorsi a Roccella Jonica e soccorsi dalla Guardia Costiera, i profughi delle ultime ore sono solo gli ultimi, per ora, di una lunga lista di persone che fuggono dal proprio Paese d’origine per cercare fortuna in Italia.
Molti anche i minori, alcuni non accompagnati.
A Roccella Jonica, Reggio Calabria, in meno di 10 ore si sono verificati 3 sbarchi, questo ci offre un quadro di quanto sia grave la situazione sotto il punto di vista dell’arrivo dei migranti.
Non solo, in soli 5 mesi si sono verificati quasi 20 sbarchi solo nel tratto della costa calabrese. Questo ci offre un quadro molto chiaro di quanto la situazione sia grave e le persone, messe a dura prova da condizioni di vita insostenibili, tentino la fortuna nel nostro Paese, dove hanno almeno un tetto certo sulla testa.
I migranti sono stati soccorsi dalla Guardia Costiera e dalle verifiche sono emerse diverse nazionalità, specialmente Bangladesh, Afghanistan e Iran.
Fra i profughi sono moltissime le donne e numerosi anche i bambini piccoli e i minori non accompagnati.
Le barche che li trasportavano, 3 distinte, sono state localizzate a diverse miglia dalla costa calabrese e la Guardia Costiera ha tempestivamente coordinato le operazioni di soccorso in mare, coadiuvata dalla Capitaneria di Porto di Reggio Calabria.
Con questi sbarchi salgono a 17 quelli avvenuti negli ultimi 5 mesi solo nella costa della Locride, id cui 16 solo a Roccella Jonica.
Dopo gli sbarchi delle 3 barche a vela su cui viaggiavano, tutti i migranti sono stati sottoposti al tampone molecolare e successivamente, la Prefettura ha disposto una sistemazione momentanea all’interno del Porto, precisamente in una struttura realizzata da poco, dove operano Croce Rossa e Protezione Civile.
Si tratta di una sistemazione provvisoria in una tensostruttura che per le sue dimensioni, non potrebbe accogliere più di 90 persone ma si cerca in questa emergenza di far spazio a tutti per rispondere alle necessità dei migranti.
Sono stati forniti loro generi di prima necessità, quindi cibo e cure mediche, inoltre il personale è sempre sul luogo per offrire un ambiente il più possibile caldo e accogliente cercando di alleviare le sofferenze di un viaggio traumatico e travagliato, ultimo step di un percorso difficile che ogni migrante che parte dalla sua terra in cerca di condizioni di vita migliori, deve affrontare.
Fra i bambini sbarcati, molti sono sotto i 4 anni e tanti minorenni sono addirittura da soli, senza familiari o punti di riferimento.
Importantissimo il lavoro della Guardia Costiera e dei soccorritori, i quali provvederanno presto allo smistamento in strutture adeguate.
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