Migranti, nuova operazione di soccorso di Ocean Viking nel Mediterraneo: bambini e adolescenti su un gommone sgonfio, tra i migranti anche una giovane madre e un neonato di 9 mesi.
Si susseguono gli interventi per soccorrere decine di persone strette su imbarcazioni di fortuna in fuga dalla Libia. Il resoconto della Ong francese sul salvataggio di decine di minori in mare.
Nel pomeriggio di ieri, 26 giugno, Ocean Viking ha soccorso 75 persone che si trovavano a bordo di un gommone sovraffollato e in pessime condizioni nelle acque del Mediterraneo.
L’intervento di salvataggio ha coinvolto 8 bambini, 34 minori non accompagnati, 4 donne in stato di gravidanza e una giovane madre con un neonato di 9 mesi.
Nessuno dei migranti, secondo quanto ricostruito dai volontari, avrebbe indossato i necessari giubbotti di sicurezza.
Gli interventi in mare di Sos Mediterranée con Ocean Viking continuano e il recupero delle 75 persone dal gommone al largo delle coste libiche si somma a un altro intervento d’emergenza che ha permesso di portarne in salvo altre 15 nel giro di poche ore.
Queste si sarebbero trovate su una barca in vetroresina in difficoltà in acque internazionali sempre al largo della Libia, tutte senza salvagente. Tra loro anche 6 minori non accompagnati per un totale di 90 migranti attualmente in salvo.
Questa mattina, come reso noto dalla Ong in un nuovo comunicato stampa, sono state salvate 66 persone che viaggiavano su un altro gommone in condizioni critiche per la navigazione.
“I sopravvissuti mostrano segni di esaurimento dopo 48 ore in mare”
Lo scrive Sos Mediteranée su Twitter, spiegando che un totale di 156 sopravvissuti, di cui 45 donne, 68 minori non accompagnati, 6 bambini e un neonato di 9 mesi, si trovano ora a bordo di Ocean Viking al sicuro.
La situazione nel Mediterraneo è di massima allerta per i rischi che centinaia di persone affrontano pur di lasciarsi alle spalle una situazione difficile.
Il 22 giugno scorso, la stessa Ong aveva lanciato l’allarme sulla condizione di 424 sopravvissuti bloccati a bordo delle navi di soccorso senza una destinazione certa in cui sbarcare.
“Queste attese prolungate e inutili aggiungono ulteriore sofferenza a centinaia di bambini, donne e uomini che hanno già affrontato un viaggio terribile in mare”
È quanto sottolineato dall’organizzazione umanitaria in una nota a seguito delle operazioni relative all’ennesimo recupero e salvataggio nel cuore del Mediterraneo.
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