Sono arrivate 679 persone nelle ultime 24 ore a Lampedusa, per un totale di 17 sbarchi. Soccorsi attivi dalle 9 di ieri sera.
Tornano gli sbarchi dopo alcuni giorni di stop a Lampedusa. Sull’isola siciliana si registrano 17 sbarchi per un totale di 679 persone, con i soccorsi da parte delle motovedette della Guardia di Finanza, Guardia Costiera e assetti Frontex iniziati nella serata di ieri e andati avanti per tutta la giornata. Su twitter anche l’appello di Alarm Phone, che avrebbe ricevuto una chiamata di soccorso da parte di una barca con 400 persone a bordo in difficoltà nel mediterraneo.
Lampedusa, altri 17 sbarchi: 679 persone messe in salvo
Dopo settimane di calma apparente, complice il mal tempo nel mediterraneo, nelle ultime ore sono tornati gli sbarchi a Lampedusa, con 679 persone accolte nell’hotspot. Sono presenti in questo momento 1.436 migranti sull’Isola, che ha ricevuto 17 sbarchi nelle ultime 24 ore.
Altri cinque gli sbarchi poi nella notte, gestiti dalle forze dell’ordine che per tutta la mattinata di oggi hanno condotto le operazioni di soccorso. Sono tante anche le donne e i bambini arrivati a Lampedusa, tra Zarzis, Jebiniana e Chebba, ma anche Kerkenna.
C’era anche un morto sul barchino di appena 7 metri con a bordo 38 persone, arrivato a Lampedusa nella notte. E’ stata la motovedetta Cp 303 della Guardia costiera a soccorrere i migranti. Sulla barca erano 11 i bambini e 8 le donne, arrivati dalla Costa d’Avorio, dal Camerun e dalla Guinea, così come dalla Nigeria. Il cadavere è di un uomo nigeriano.
La vittima secondo quanto affermato dalle forze dell’ordine sarebbe stato colto da un malore improvviso durante la traversata. Secondo quanto si apprende, potrebbe essere stata l’ipotermia la causa della morte. A bordo c’erano anche, tra le 38 persone, la moglie e i tre figli minorenni del deceduto, la cui salma è stata trasportata in camera mortuaria, al cimitero di Cala Pisana.
A Cala Maluk invece 42 migranti sono stati avvistati dalla Guardia di Finanza già a terra. Tra loro 5 bambini e 6 donne. L’imbarcazione con la quale il gruppo è arrivato sull’Isola non è ancora stat rinvenuta.
L’appello di Alarm Phone: “Ci sono 400 persone in pericolo”
Secondo quanto riferito da Alarm Phone, ci sarebbero 400 persone in pericolo nel mediterraneo. Nel posto, arrivato sul profilo Twitter dell’associazione volontaria, si legge che nella notte è arrivata una chiamata da parte di una barca che era partita dalla Libia.
Le autorità, conferma l’organizzazione, sono state allertate ma al momento pare non sia partita alcuna operazione di salvataggio.