[didascalia fornitore=”ansa”]Flash mob con #magliettarosa a Torino per l’iniziativa lanciata da don Luigi Ciotti. “Fermiamo l’emorragia di umanità” è lo slogan della iniziativa.[/didascalia]
Dopo Don Luigi Ciotti tocca a Padre Alex Zanotelli che ha lanciato l’appuntamento per un’altra manifestazione pro migranti e contro le politiche del governo Conte, volute da Matteo Salvini, manifestazione che si terrà martedì da mezzogiorno in Vaticano e successivamente a Montecitorio. L’appello è a partecipare al digiuno in solidarietà con i migranti e contro le politiche migratorie del Governo.
Dopo aver aderito al Flash mob con magliette rosse nell’ambito dell’iniziativa lanciata da don Luigi Ciotti, di Libera e Gruppo Abele, con Arci, Legambiente, Anpi, si moltiplicano i gesti di solidarietà per ricordare i tanti bambini migranti morti in mare e, in generale, chi ha perso la vita nelle traversate.
“E’ inutile che sediamo ai tavoli delle grandi potenze se non riusciamo a trovare una soluzione. A volte siamo distratti. Indossare oggi una maglietta rossa è un atto di attenzione verso la fragilità e la sofferenza”, diceva don Luigi Ciotti di Libera intervistato da Rainews durante la manifestazione che si è tenuta a Roma il 7 luglio.
[didascalia fornitore=”ansa”]Una foto tratta dal profilo Facebook di Libera con don Luigi Ciotti di Libera e tanti manifestanti che indossano una maglietta rossa per ricordare le tragedie dei migranti in mare.[/didascalia]
“Non accusiamo sempre gli altri: è una responsabilità anche nostra. C’è da chiedersi cosa abbiamo fatto noi cristiani, i nostri gruppi e le nostre associazioni – ha aggiunto don Ciotti- si poteva e si doveva fare di più per difendere i diritti dei migranti. Non è solo una responsabilità di chi oggi fa altre scelte con modalità che ci lasciano perplessi o ci offendono: facciamo un’analisi di coscienza, perché a volte abbiamo delegato troppo agli altri”. E ancora: “Credo che dobbiamo poter incontrarci per ragionare, cercare di portare il proprio contributo, per ascoltare gli altri e per metterci un po’ nei panni degli altri”.
Il nuovo appello di padre Alex Zanotelli
Al nuovo appello all’adunata in piazza san Pietro in Vaticano promossa da padre Alex Zanotelli, per poi andare a manifestare sotto le finestre di Montecitorio per una decina di giorni, hanno già risposto il vescovo emerito di Caserta monsignor Raffaele Nogaro, don Alessandro Santoro della Comunità delle Piagge di Firenze, la Comunità del Sacro Convento di Assisi, suor Rita Giaretta di “Casa Ruth” e padre Mario Ghezzi – Religioso Sacramentino.
[didascalia fornitore=”ansa”]Padre Alex Zanotelli e il compianto Don Andrea Gallo, prete di strada molto amato per le sue battaglie a favore degli ultimi, morto nel 2013.[/didascalia]
L’appello al digiuno per protestare contro politiche disumane
Nella nota diffusa dal gruppo di preti, suore e religiosi che hanno firmato l’appello si legge: ”È il naufragio dei migranti, dei poveri, dei disperati, ma è anche il naufragio dell’Europa, e dei suoi ideali di essere la “patria dei diritti umani”. È un crimine contro l’umanità, un’umanità impoverita e disperata, perpetrato dall’opulenta Europa che rifiuta chi bussa alla sua porta. Un rifiuto che è diventato ancora più brutale con lo scorso vertice della UE dove i capi di governo hanno deciso una politica di non accoglienza. Anche l’Italia, decide ora di non accogliere […] L’ONU parla di oltre mille morti in questi mesi. […] Noi chiediamo a tutti i credenti, di reagire, di gridare il proprio dissenso davanti a queste politiche disumane”.
E ancora: “Proponiamo un piccolo segno visibile, pubblico: un digiuno a staffetta con un presidio davanti al Parlamento italiano per dire che non possiamo accettare questa politica delle porte chiuse che provoca la morte nel deserto e nel Mediterraneo di migliaia di migranti”.
Il presidio con digiuno a staffetta avrà inizio martedì 10 luglio a mezzogiorno in piazza san Pietro in Vaticano ma poi si trasferirà per dieci giorni in piazza Montecitorio, dalle 8 alle 14 del pomeriggio.