La questione migranti diventa sempre più complessa da gestire. Il Governo ipotizza l’intervento della Marina Militare.
Si è tenuto il vertice con la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il ministro degli Interni, Matteo Piantedosi e Guido Crosetto, ministro della Difesa nel quale si sono focalizzati su un argomento che diventa sempre più pressante, sia a livello nazionale che europeo: la questione migranti. Per affrontare le criticità del caso, il Governo ipotizza il coinvolgimento della Marina Militare.
Migranti, il Governo ipotizza il coinvolgimento della Marina Militare
A seguito delle recenti tragedie del mare che hanno coinvolti centinaia di migranti, i quali hanno perso la vita in mare e una volta giunti sulle coste italiane, il Governo ipotizza di coinvolgere la Marina Militare per affrontare le criticità legate all’immigrazione.
Pertanto, si è svolto un vertice a Palazzo Chigi, che ha visto la presenza della premier Giorgia Meloni e dei ministri degli Interni e della Difesa, Matteo Piantedosi e Guido Crosetto.
Anche Antonio Tajani, ministro degli Esteri, ha preso parte all’incontro in collegamento remoto, insieme al ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. L’obiettivo, dunque, è quello di promuovere maggiormente la sorveglianza marittima al fine di individuare i barconi che si incamminano verso le coste italiane, attraversando acque extraterritoriali.
Nuove misure contro caporalato, scafisti e centri di accoglienza non a norma
Questo monitoraggio, che prevede il coinvolgimento della Marina Militare, prevede l’utilizzo di strumenti tecnologici avanzati, affinché si individuino in tempo le imbarcazioni e i gommoni che trasportano i migranti in fuga dai rispettivi paesi d’origine.
Questa, certamente, rappresenta solo l’ipotesi che potrà essere presa al vaglio per cercare di tenere sotto controllo il fenomeno migratorio che si aggiunge, nei fatti, anche alle nuove pene previsti per gli scafisti che si arricchiscono sulle spalle dei loro connazionali, in cerca di un futuro migliore, anche se, in molti casi, è solo la morte ad attenderli in mare.
Il vertice, dunque, ha avuto luogo dopo il Consiglio dei Ministri organizzato a Cutro, dove ha avuto luogo la tragedia del naufragio di centinaia di migranti. A perdere la vita, sono stati sia adulti che bambini, per un totale di più di 70 decessi.
Nel Cdm sono stati definiti vari provvedimenti da adottare per questa complessa situazione migratoria, quali il ripristino del decreto flussi e un procedimento burocratico più snello per quel che concerne l’ingresso dei migranti nel nostro Paese, ma anche potenziamento delle strutture di rimpatrio, nonché sanzioni per i centri di accoglienza non conformi e misure specifiche contro il caporalato.