Concluso il Cdm che ha approvato il nuovo dl sui flussi migratori. Regole più stringenti per le Ong e nuove regole sui soccorsi in mare.
Concluso il Cdm, iniziato alle 18 della serata di oggi 28 dicembre, all’ordine del giorno tra i diversi punti anche quello dei flussi migratori. Ecco cosa prevede il nuovo regolamento tra sanzioni, regole e richieste di asilo e permessi di soggiorno.
Uno dei punti salienti all’ordine del giorno del Consiglio dei ministri appena concluso. Il decreto legge, sulle “Disposizioni urgenti per la gestione dei flussi migratori e la semplificazione procedimentale in materia di immigrazione” è stato approvato, durante il Cdm conclusosi pochi minuti fa a Palazzo Chigi.
Per quanto riguarda il transito e la sosta su territorio nazionale italiano, si garantisce il soccorso ai soli fini di “assicurare il soccorso e l’assistenza a terra di persone a bordo a tutela della loro incolumità“. Solo in questo caso potrà essere effettuato lo sbarco in un porto, che deve essere comunicato.
Si attendono chiarimenti su questo passaggio, che potrebbe fare riferimento alle passate disposizione del nuovo governo di portare in salvo solamente passeggeri di una certa età o con problemi di salute.
Tra le nuove norme anche i vari requisiti per le navi che effettuano “in via non occasionale” attività di recupero e soccorso – le Ong – come quello di idoneità tecnico-nautica alla sicurezza della navigazione in quale territoriali, quello di aver avviato iniziative per acquisire la protezione internazionale, e il dover chiedere all’Autoritа Sar l’assegnazione del porto in cui sbarcare.
Il porto che verrà individuato per completare il soccorso dovrà essere raggiunto senza alcun ritardo. Inoltre le imbarcazioni dovranno fornire alle autorità italiane le informazioni per le fasi delle operazioni di soccorso appena effettuate.
Qualora una di queste regole venisse violate si applicherà al comandante dell’imbarcazione delle sanzioni amministrative, un pagamento che andrà da 10.000 euro a 50.000 euro. Se il comandante non dovesse fornire le informazioni del salvataggio alle autorità la multa andrà dai 2.000 euro ai 10.000 euro.
Il decreto permette il rilascio del visto di ingresso, dopo lo sbarco, e del permesso di soggiorno per lavoro – subordinato al superamento di un corso di formazione. Una domanda che con l’insorgere di elementi ostativi potrà essere revocata, così come il visto e il permesso di soggiorno.
“Vogliamo stabilire un sistema di regole e sanzioni che adesso mancano” aveva detto Luca Ciriani, il quale facendo riferimento alle Ong aggiunge: “Non possono agire in maniera indiscriminata e senza regole”.
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