Derby Milan-Inter, un pari davvero inutile

Calcio, Serie A: finisce in pareggio 2 2 il derby di Milano


Ivan Perisic pareggia all’ultimo assalto, la curva Nord dell’Inter esplode di gioia. Quella del Milan ripone i vessilli. Il derby della Madonnina finisce senza vinti né vincitori: il 2-2, seppur accolto come una vittoria dalla Beneamata, non serve a nessuna delle due squadre. La classifica piange: Montella vede allontanarsi il primo posto, ma soprattutto si ritrova in piena bagarre Europa. Dopo aver già sognato i tre punti. Stefano Pioli inizia se non altro in modo fortunato, ma resta a -8 dai cugini e con la sensazione che l’annata sarà comunque di quelle sofferte.

Insomma, diciamolo chiaro: il pari serve solo a evitare gli sfottò tra corso Vittorio Emanuele e piazza della Repubblica, negli uffici e nelle scuole. Nessuno prenderà in giro il piccolo tifoso nerazzurro, questo è sicuro. Ma nessuno innalzerà agli altari Pioli. E Montella? C’era Silvio Berlusconi, c’erano i cinesi vicini al closing: se ne sono andati con l’amaro in bocca. Un altro scalpo illustre dopo quello della Juventus non è arrivato. E proprio i bianconeri ora sono a +7, ammesso che a Milanello qualcuno puntasse allo scudetto (non lo diranno mai, ma ci puntano).

Calcio, Serie A: finisce in pareggio 2 2 il derby di Milano

Vedere l’Inter festeggiare in campo come se fossimo ancora ai tempi del Triplete avrà messo un po’ di tristezza nei nerazzurri duri e puri: ma come, stappiamo spumante per un 2-2 all’ultimo minuto contro una squadra che è costata molto meno in estate? Dovremmo sorseggiare al massimo con Verdea (vino tipico di Milano). Dall’altra parte del Naviglio non stanno meglio: due volte sono stati in Paradiso grazie a un Suso in versione Robben, due volte si sono fatti raggiungere, prima da Candreva, poi da Perisic.

Si riparte dunque da qui. Con obiettivi che paiono diversi per le due milanesi. Che restano quelli di prima del derby. Niente di più e niente di meno. Anche se l’ottimismo targato Biscione forse è più comprensibile, soprattutto per il primo tempo della squadra: aggressiva, compatta (almeno per 40′), più pericolosa del Diavolo. Come dire che il lavoro di Pioli potrebbe anche portare qualche sorpresa bella. Da qui al panettone, invece, il Milan diventerà del tutto cinese. E Montella aspetta i regali di Natale. Sperando, tra qualche mese, di non doversi disperare per i due punti persi all’ultimo tuffo.

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