Milano%2C+13enne+bullizzato+costretto+a+rubare+in+casa+per+pagare+gli+aguzzini
nanopressit
/articolo/milano-13enne-bullizzato-costretto-a-rubare-in-casa-per-pagare-gli-aguzzini/355602/amp/
Categories: Cronaca

Milano, 13enne bullizzato costretto a rubare in casa per pagare gli aguzzini

Un piccolo boss di appena 14 anni quello finito agli arresti domiciliari a Milano, senza padre, che bullizzava compagni di scuola con l’aiuto di alcuni scagnozzi coetanei. Nonostante le numerose segnalazioni agli insegnanti, soprattutto da parte di una delle vittime – un ragazzino di appena 13 anni – sembra che una professoressa abbia rigettato al mittente le accuse mosse affermando che “Il bullismo non esiste”. E invece esisteva eccome, con percosse anche gravi, ricatti, minacce fino ad estorsioni per un comportamento da veri malviventi nonostante la tenera età. Scopriamone di più su questa terribile storia.

Le informazioni sopraggiungono da quanto dichiarato dalle carte delle indagini depositate in procura dopo il lavoro dei carabinieri di Porta Genova, San Cristoforo e della Compagnia di Porta Magenta partendo naturalmente dalle testimonianze del diretto interessato – il 13enne – e supportate dal padre. La scomparsa di due anelli d’oro appartenuti alla nonna del ragazzo hanno attirato l’attenzione del genitore che ha scoperto della vessazione della banda di minorenni che andava a tormentare psicologicamente e fisicamente i coetanei.

In buona sostanza, il 13enne veniva bullizzato quasi quotidianamente così come altri studenti che venivano picchiati e minacciati con estorsioni se non avessero portato alla banda i preziosi in casa. Soprattutto oro in gioielli, probabilmente da rivendere nei numerosi punti “compro oro”. Richiesti indietro il giorno seguente gli anelli, i bulli avrebbero chiesto qualcosa come 400 euro per ritornare in possesso dei preziosi. In un primo momento la vittima aveva tentato di recuperare la somma dai portafogli dei genitori, ma avrebbe ceduto e “confessato” il fattaccio.

I Carabinieri hanno individuato il carnefice e hanno ritrovato sul cellulare gli sms intimidatori che hanno fatto da prova schiacciante e inoppugnabile. Il 14enne “cervello” oltre che “braccio” della gang ha diversi precedenti ed è seguito dai volontari del carcere Beccaria nel tentativo di riportarlo a un corretto comportamento sociale per il re-inserimento nella società.

Diego Barbera

Diego Barbera è stato un redattore interno di Nanopress fino al 2018. Si è occupato di tecnologia, sport, cronaca.

Recent Posts

Come Ottimizzare l’Invio dei Dati al Sistema Tessera Sanitaria

La corretta gestione del Sistema Tessera Sanitaria rappresenta un aspetto fondamentale per tutti gli operatori…

2 settimane ago

Nadia Toffa, il gesto straziante della madre per sentirla più vicino a lei

Il volto di una madre che ha perso una figlia racconta spesso più di mille…

1 mese ago

Kate Middleton e il suo ritorno regale che ha incantato tutti: sono tutti in lacrime

Un silenzio solenne avvolgeva le strade, rotto solo dal suono cadenzato dei passi e dal…

1 mese ago

Come Concentrarsi Meglio per Affrontare la Settimana: Strategie e Consigli Pratici

Ci sono momenti in cui sembra impossibile mantenere la concentrazione. La mente vaga, le distrazioni…

1 mese ago

Quando è meglio lavarsi in inverno? Scopri il momento ideale per la tua pelle

La stagione fredda porta con sé molte domande sulla routine quotidiana, ma c’è un gesto…

1 mese ago

Sinner e la frase scioccante: “Non voglio più giocare…”

Se c'è un momento in cui tutto sembra sospeso, è quando un atleta raggiunge un…

1 mese ago