Alessia Pifferi, madre della piccola Diana, è stata arrestata con l’accusa di omicidio volontario aggravato dai futili motivi e premeditazione.
Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, non era la prima volta che la 37enne lasciava la piccola da sola in casa.
La donna è rientrata nella sua abitazione dopo una breve vacanza con il nuovo compagno e ha trovato la piccola senza vita.
Immediato è scattato l’allarme, ma la bambina era deceduta, presumibilmente da diversi giorni.
L’ha lavata, le ha messo un vestitino pulito, l’ha adagiata nella culla da campeggio in quell’appartamento di via Pareo, nel quartiere Lembro di Milano, e le ha lasciato accanto il biberon con il latte, come se quella piccola creatura potesse sopravvivere da sola con quel po’ di nutrimento.
Poi si è chiusa la porta alle spalle ed è sparita per sei lunghi giorni, nei quali la piccola Diana avrà pianto per infinite ore, prima che la sua vita si fermasse.
Quando è rientrata a casa, dopo una breve vacanza con il nuovo compagno, ha trovato la figlia senza vita ed è corsa dalla vicina di casa per chiedere aiuto.
Quando i sanitari del 118 sono giunti sul posto, è stato subito chiaro che nella morte di quella bambina ci fosse qualcosa di poco chiaro.
Sarà ora l’esame autoptico a dirlo con certezza, ma tutto sembrerebbe confermare che la piccola Diana, 16 mesi, sia morta di stenti, abbandonata senza acqua né cibo.
Alessia Pifferi, 37 anni – questo il nome della madre – aveva riferito al suo compagno che la piccola era al mare con alcuni parenti.
I vicini di casa della donna, ora finita in carcere con l’accusa di omicidio volontario aggravato dai futili motivi e premeditazione, hanno riferito di non aver mai visto camminare la piccola Diana.
“Era sempre nel passeggino. Era bella, ma molto magra”
hanno raccontato alcuni di loro.
Quando Alessia Pifferi è stata arrestata, non ha mostrato nessun segno di pentimento, in bilico tra la consapevolezza che si sarebbe verificata una tragedia e il desiderio di non essere più madre.
Nel gennaio del 2021 la 37enne avrebbe partorito in casa, senza dire nulla al padre naturale della piccola Diana.
Le due non erano seguite dagli assistenti sociali, ma poco altro si sa di questa donna che si è chiusa la porta alle spalle, scrivendo la parola fine sulla vita della sua bambina.
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