[didascalia fornitore=”ansa”]Chelsea Manning[/didascalia]
Chelsea Manning ha tentato il suicidio a Milano, dove era in visita per prendere parte al Wired Next Fest. L’attivista è salita sul cornicione della sua camera d’albergo ed ha manifestato l’intento di saltare di sotto. Poco prima del gesto Manning ha twittato un messaggio d’addio: “I’m sorry”, mi dispiace. Fortunatamente l’intento suicida è stato abbandonato grazie ad una telefonata con persone care. Ora “Chelsea sta bene e sta lasciando l’Italia”, assicurano gli organizzatori dell’evento.
Non è la prima volta che Chelsea Manning accarezza tendenze suicide: già poco dopo la sua condanna aveva tentato di togliersi la vita in carcere, motivo per cui era stata punita con l’isolamento. In carcere, altri due tentativi di suicidio.
Chelsea Manning, nata nel 1987 col nome di Bradley Edward Manning Crescent, è stata condannata a 35 anni di carcere per aver divulgato 700mila file contenenti segreti di stato tramite il sito WikiLeaks. Manning all’epoca era analista di intelligence durante le operazioni militari in Iraq. Dopo 7 anni, l’ex militare ha ricevuto la grazia dall’allora presidente Obama. Durante la detenzione, ha dichiarato di non riconoscersi più nel genere maschile ed ha iniziato il processo di transizione per cambiare sesso. È stata candidata per tre volte al premio Nobel per la Pace: nel 2011, nel 2012 e nel 2014.
[didascalia fornitore=”ansa”]Chelsea Manning prima del cambio di sesso[/didascalia]
Questo è stato il suo primo viaggio in Italia, e quelli di Berlino e Milano sono stati i suoi primi discorsi in Europa.
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