Da oggi, a Milano il fumo è bandito, o almeno lo è parzialmente. Infatti, per ora sarà vietato fumare nei parchi pubblici, comprese le aree cani e aree giochi, alla fermata dei mezzi pubblici e taxi, nei cimiteri e negli impianti sportivi, compresi gli spalti, ma entro i prossimi lo sarò ovunque.
Un provvedimento approvato due mesi fa che ha fatto molto discutere ma che ha come finalità quella di migliorare la qualità dell’aria, spesso molto inquinata.
Milano si ispira alle decisioni prese da altre città per ridurre l’inquinamento e contemporaneamente preservare la salute anche di chi subisce il fumo passivo.
Ecco dove ancora il fumo è concesso
I fumatori potranno accendersi una sigaretta all’aperto, per esempio per strada, mantenendo una distanza minima di 10 metri dalle altre persone. Il 1° gennaio 2025 il fumo diventerà ufficialmente fuorilegge in tutta la città: sarà concesso solo nelle abitazioni private. per i trasgressori, sono previste multe tra i 40 a 240 €.
Il Comune non ha intenzione di attuare una campagna aggressiva, ma si portare la cittadinanza ad abituarsi gradualmente alla nuova normativa. Non sono comunque mancate le polemiche da parte di chi vede in questa decisione una privazione della liberà.
Ma la decisione è stata presa poiché la Pianura Padana è la zona più inquinata d’Italia, complice anche un ricambio d’aria più lento, che favorisce l’accumulo di smog.
Arpa Lombardia segnala che il 7% del Pm10 di Milano è dovuto alle sigarette: una percentuale minima ma comunque importante e sulla quale si può intervenire. La principale causa resta però il trasporto su strada (45%) e la combustione industriale, che comprende i vecchi riscaldamenti ancora attivi in alcuni edifici (19%).
Questa contro il fumo è una delle tante iniziative del Comune, che dal 2022 vieterà anche fuochi d’artificio e barbecue da 1° ottobre e il 31 marzo, obbligherà i negozi a tenere le porte chiuse per evitare la dispersione d’aria e saranno imposte regole ferree alle pizzerie con forno a legna. Interventi mirati che si aggiungono ai già tanti fatti e che si faranno per ridurre la viabilità privata.