Assolto Rodolfo Corazzo, il gioielliere di Rodano (Milano) che la sera dello scorso 24 novembre ha ucciso un rapinatore albanese entrato nella sua casa insieme a due complici. Per i giudici il gesto di Corazzo che ha regolare porto d’armi, è stata legittima difesa. Il rapinatore a cui il gioielliere ha sparato era un 37enne di origini albanesi latitante. Quella sera i banditi avevano minacciato anche la figlia di Corazzo di 11 anni.
“Gli avevo dato tutto ma loro insistevano minacciandomi. Hanno cercato anche di intimidire mia figlia di 11 anni, l’hanno portata al piano di sopra e le hanno detto: ‘Se tuo papà non ci dice dove sono i soldi gli taglieremo le dita’”, aveva raccontato Corazzo poco dopo la rapina. L’indagine sull’orefice era partita come atto dovuto per eccesso colposo in legittima difesa. La sera del 24 novembre il gioielliere ha soltanto cercato di proteggere la sua famiglia, è questo il parere dei giudici. Corazzo ha sparato e ucciso Valentin Frokkaj, ricercato evaso nel maggio 2014 dal carcere Pagliarelli di Palermo dove stava scontando una condanna all’ergastolo per omicidio.
“Non ho paura o sensi di colpa, ho solo difeso la mia famiglia ma dispiace, lo avrò sulla coscienza per molto tempo, non avevo intenzione di togliergli la vita ma è capitato”, aveva detto la sera della rapina il gioielliere. Per Corazzo dunque è la fine di un incubo: “Ringrazio la magistratura per la sensibilità e i carabinieri di Pioltello e Monza che dopo quella sera sono passati innumerevoli volte sotto casa mia. Di sera mia figlia è ancora un po’ scossa e spaventata”, è stato il suo primo commento dopo l’archiviazione del caso.
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