Milano, la scultura scandalo di Gavin Kenyon non verrà rimossa

Risolto il giallo della scultura scandalosa in corso Indipendenza a Milano: i quattro ‘cosi’ realizzati dall’artista Gavin Kenyon che ricordano quattro falli e che dovrebbero rappresentare quattro sentinelle sono stati autorizzati dal Comune, e resteranno in mostra fino a gennaio. E pazienza se l’opera diventata virale non per la sua bellezza, quanto per la sua bruttezza e il fatto di ricordare quattro falli, non proprio l’accostamento che un artista vorrebbe. Ma d’altronde questo tipo di forma è ricorrente nelle opere di Kenyon e lo scopo dell’arte è anche quello di far discutere…

Le quattro sentinelle giganti di Gavin Kenyon – nota ultimamente sul web come la scultura dei quattro falli di Milano – resteranno in esposizione in Corso Indipendenza a Milano sino a Gennaio: dopo le denunce di alcuni consiglieri comunali di minoranza e le segnalazioni su Facebook, il Comune che in un primo momento si era dichiarato all’oscuro dell’opera, annuncia che la scultura si chiama ‘Four sentinels’ (‘Quattro sentinelle’) ed è stata regolarmente autorizzata per rimanere in mostra fino al 20 gennaio.

Pazienza insomma se il web se la ride: da Palazzo Marino fanno sapere che la scultura è ispirata ai monumenti di Milano, interpretati in chiave contemporanea attraverso un processo di astrazione e la sperimentazione di nuovi materiali, e rimanda a forme architettoniche tradizionali e riconoscibili, come colonne e basamenti. Niente falli, insomma, solo arte astratta – peraltro ricorrente nelle opere del trentaquattrenne Kenyon.

Ma chi è l’artista della scultura con i quattro falli? Gavin Kenyon è nato a Binghamton nel 1980 e vive a New York (dove si è laureato alla School of Visual Arts); tra le sue esposizioni (perlopiù in coabitazione con altri colleghi, soprattutto agli inizi della sua carriera, nei primi anni 2000) l’ultima è proprio a Milano in viale Premuda. Lo scorso giugno ha esposto ad Art Unlimited (nella sezione di opere monumentali della Fiera di Basilea) e, ancora prima e sempre per la ‘sezione’ sculture in esterna, al parco dell’High Line a New York.

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