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Le mani della Mafia su Expo, è quanto emerge da un’inchiesta della Guardia di Finanza di Milano ha eseguito 11 misure di custodia cautelare nell’ambito di un’indagine su presunte infiltrazioni della mafia negli appalti di Expo e di Fiera Milano. Le accuse sono di associazione per delinquere, riciclaggio e frode fiscale. Gli inquirenti hanno comunque chiarito che “non sono state individuate responsabilità penali in capo a Ente Fiera né Expo”.
Da quanto è emerso, a finire nel mirino degli inquirenti è stato un consorzio controllato da Fiera Milano, Nolostand, che ha realizzato anche gli allestimenti espositivi del Palazzo Congressi, dell’Auditorium, dei padiglioni della Francia e del Qatar, Guinea e Kuwait nonché dello stand Birra Poretti all’interno di Expo. I sospettati avrebbero ottenuto in tre anni 20 milioni di appalti dall’ente Fiera di Milano attraverso la società Nolostand.
Le indagini sono state coordinate dal procuratore aggiunto Ilda Boccassini e dai pm, Paolo Storari e Sara Ombra. Le Fiamme Gialle stanno anche eseguendo un sequestro preventivo di diversi milioni di euro.
Un meccanismo “desolante”, con “logiche e, soprattutto, condotte che si presentano in territorio lombardo con le stesse modalità con cui, da oltre un secolo, si manifestano in territorio siciliano” ha dichiarato il gip Mannocci.
Di un vero e proprio fiume di denaro ha parlato Ilda Boccassini, a capo del dipartimento Antimafia della Procura milanese, nel riferirsi all'”incredibile quantità di denaro sottratto al fisco da parte di imprenditori lombardi e siciliani. Un fiume di denaro contante, prodotto e transitato in nero che partiva da Milano e arrivava in Sicilia”.
La società Nolostand, controllata da Fiera Milano, è stata posta in amministrazione giudiziaria perché alcuni dirigenti e dipendenti avrebbero avuto contatti con la mafia. Lo ha stabilito il gip Maria Cristina Mannocci con un decreto che ha portato al commissariamento della società. Proprio la Nolostand, fornitrice di Fiera Milano dal 2013, avrebbe dato il subappalto al consorzio di cooperative Dominus scarl per realizzare gli allestimenti espositivi del Palazzo Congressi, dell’Auditorium, dei padiglioni della Francia e del Qatar e della Guinea e della Birra Poretti a Expo. Tra gli arrestati gli amministratori del consorzio Dominus scarl, Giuseppe Nastasi e Liborio Pace.