La finale di Champions League torna in Italia. Milano si appresta ad ospitarla tra il 2026 e il 2027: l’annuncio del sindaco Sala: “Ho fatto i salti di gioia”.
Vista la candidatura solamente di due città per le stagioni 2026 e 2027, ossia Milano e Budapest, la finale di Champions League si appresta a tornare in Italia dopo 10 anni dall’ultima volta – ancora a San Siro come nel 2016 -. L’annuncio del sindaco Giuseppe Sala: “Ho sentito il presidente della FIGC Gabriele Gravina che mi ha chiamato per chiedermi se eravamo interessati a ospitare a San Siro la finale di Champions League. Ovviamente quando me l’ha detto ho fatto i salti di gioia”.
La candidatura è stata accettata dalla Federazione, poi è stata proposta a Milano che tramite i vertici di amministrazione ha dato pieno appoggio alla proposta. San Siro si appresta ad ospitare la finale di Champions League per la stiagione 2025/2026, o per quella 2026/2027, lo ha detto lo stesso Sindaco Giuseppe Sala intervento a margine della presentazione dei Campionati Europei di salto a ostacoli che si terranno nel capoluogo lombardo alla fine del mese di agosto, tra il 30 e il 3 settembre.
Sala ha ricordato come, oltre a essere assolutamente entusiasta della proposta, per la città voglia dire tantissimo ospitare un evento del genere che, tornei nazionali a parte, da vita a una delle più importanti gare sportive a livello mondiale, e anche più seguite.
Lo sa bene il primo cittadino meneghino, reduce come ha ricordato lui stesso nella gioranta di oggi dalla finale di Istanbul tra Inter e Manchester City. Sala ha potuto vedere da vicino cosa accade in una città che si appresta ad ospitare un evento di quel calibro, nonostante la tristezza per la gara poi persa dai nerazzurri di cui il sindaco è grande tifosi: “Sono reduce dalla finale di Istanbul, sfortunata per i miei colori, ma entusiasmante, perché ho rivisto un’altra volta cosa vuol dire per una città ospitare la finale di Champions League”. Quando Gravina, presidente della FIGC, lo ha chiamato per proporre la finale anche a Milano, Sala ha detto di aver fatto i salti di gioia.
Al momento anche se non è stata ancora mandata la candidatura ufficiale, che dovrà essere consegnata alla Uefa entro il 21 febbraio del prossimo anno, Milano è praticamente sicura di un posto tra il 2026 e il 2027. La motivazione? Ci sono solamente due concorrenti per quegli anni, una è Milano, una è Budapest. Dunque per una delle due città sarà fatta a meno di improbabili imprevisti dell’ultima ora. Anche su questo punto il Sindaco Sala ha espresso la sua preferenza. Il primo cittadino ha detto di preferire, tra le due date, quella del 2026, in quanto nel 2027 non sarà più sindaco di Milano: “Chiaro, ho detto a Gravina che nel 2027 non sarò più sindaco, e quindi è meglio portarla a casa per il 2026. Spero che il presidente ci possa riuscire e ci conto molto sul 2026, ma se poi dovrà essere il 2027 andrà bene lo stesso per il bene di Milano“.
Si insinua in questo discorso un altro punto di domanda. Dando per scontato che sarà lo stadio Giuseppe Meazza ad ospitare la finale di Champions, questo potrebbe andare contro chi è a favore nel mondo del calcio meneghino alla costruzione di un nuovo stadio. O magari a favore. Ma andiamo con ordine. Da anni le nuove società di Milan e Inter stanno lavorando insieme al comune di Milano, proprio all’amministrazione Sala, per trovare una quadra riguardante un nuovo San Siro.
Sia i rossoneri che i nerazzurri sono stati pronti a cooperare non solo tra le due società ma anche con gli enti comunali, i quali dopo dibattiti pubblici e presentazioni infinte di progetti hanno sempre alzata le barricate ai progetti dei due club di abbattimento di San Siro, di un rinnovamento e di nuovi impianti.
Il tutto, avvenuto stranamente in una città moderna e che guarda al futuro come Milano, a discapito dell’intero movimento calcistico italiano pieno di stadi che non attirano audience, e che si troverebbe ad ospitare poi eventi così importanti con impianti non adeguati. La finale di Champions, se si cerca di guardare il bicchiere mezzo pieno però, potrebbe andare incontro alle esigenze di tutte e due le fazioni: chi non vuole vedere San Siro ridotto in polvere e chi mira a un cambiamento.
E’ noto infatti che con questi eventi gli stadi potrebbero essere soggetti a ristrutturazioni e miglioramenti, per soddisfare determinati standard. Una consolazione, seppur magra, per chi vorrebbe quanto un riassetto del leggendario, ma ormai vecchio, stadio Meazza.
Sarebbe la quinta volta che Milano ospiterà la finale di Champions League qualora, come altamente probabile, venga assegnata l’edizione tra il 2026 e il 2027. La città calcistica di Milan e Inter, una delle più importanti d’Europa e del mondo, è stata già palcoscenico della finalissima quattro volte tra Coppa dei Campioni e Champions League (nuovo format e nuovo nome dato alla competizione nel 1993).
La prima ospitata è stata nel 1965, e a vincere fu proprio l’Inter padrona di casa contro il Benfica con il risultato di 1-0. Pochi anni dopo, nel 1970, a San Siro si è giocata la finale tra Feyenoord e Celtic vinta 2-1 dagli olandesi. Poi un lunghissimo digiuno durato 31 anni. La terza finale a Milano si è giocata nel 2001 tra Bayern Monaco e Valencia, la coppa in quel caso venne alzata dai tedeschi dopo la vittoria ai calci di rigore. Con i tiri dal dischetto si è decisa anche l’ultima finale giocata a San Siro, il derby di Madrid tra Real e Atletico, della stagione 2016, vinta dai blancos.
Le finali giocate in Italia sono state invece in totale 9, con Milano che andrebbe nel 2026 a superare Roma, ferma a quota 4 e seguita da Bari, con 1 sola edizione ospitata. All’Olimpico si sono giocate le edizioni del 1977, vinta dal Liverpool e quella del 1984 vinta sempre dai Reds a discapito della sfortunata Roma padrona di casa ai calci di rigore.
Poi nella Capitale era stata la Juventus ad alzare la sua ultima Champions League, nella stagione 1996 contro l’Ajax, sempre ai penalty, e infine nel 2009 Roma è stata terra di scontro tra Barcellona e Manchester United, della gara che vide trionfare il Barca di Messi e Guardiola per 2-0, con la iconica rete segnata di testa dalla pulce.
Unica apparizione per il San Nicola di Bari nel 1990/91, quando l’ampissimo impianto fresco di ristrutturazione post Mondiale (Italia 90), fu teatro della finale tra Stella Rossa e Marsiglia vinta dai serbi ai calci di rigore.
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