Un’operazione della Guardia di Finanza ha portato alla scoperta di alcuni reati fiscali e al relativo sequestro di beni, per un valore che arriva ai 5 milioni di euro. Varie sono le accuse innalzate contro due coniugi di Bergamo.
Si tratta degli amministratori di una società a responsabilità limitata. Cerchiamo di capire cosa è successo.
Sequestro preventivo d’urgenza: è questo quello che i finanzieri del Comando provinciale di Milano hanno effettuato nei confronti di due coniugi di Bergamo. Le indagini, che sono coordinate dalla Procura del capoluogo lombardo, hanno portato all’individuazione delle due persone, amministratori di una società a responsabilità limitata che opera in diversi settori commerciali e, verso di loro, è stato attuato il sequestro.
Bene per il valore di 5 milioni di euro, una perquisizione nella loro casa e, anche, una misura cautelare. I danni di cui sono accusati sono reati fiscali e fallimentari.
Oggetti preziosi, orologi, denaro: questo è ciò che la Guardia di Finanza ha trovato in un caveau che i coniugi avevano, clandestinamente, costruito e custodito. Ciò che è stato sequestrato, ora, è a disposizione delle autorità competenti per ulteriori accertamenti del caso.
L’inchiesta della procura di Milano è partita da alcune indagini su reati fiscali e false cooperative. I coniugi indagati, che risiedono a Martinengo, in provincia di Bergamo, sono accusati di aver emesso fatture fiscali false per prestazioni o operazioni, in realtà, mai effettuate nel corso delle loro attività commerciali.
Un sequestro ingente portato avanti e, soprattutto, scoperto, grazie anche all’aiuto dei “cani anti – valuta”, addestrati proprio per trovare contanti nascosti nei posti più impensati. E, infatti, i cani sono riusciti a trovare il caveau che i coniugi avevano ricavato e poi murato, per nascondere tutto il loro tesoro. Fra questo, non solo gli oggetti descritti prima, ma anche dei lingotti d’oro.
I cani, con il loro fiuto, hanno trovato una porzione specifica di una parete, che era stata coperta con dei pannelli. All’individuazione del luogo esatto, i finanzieri non hanno esitato a scardinare i pannelli stessi per poi trovare il deposito occultato.
Oltre al sequestro di questi beni, la Guardia di Finanza ha proceduto a vari tipi di accertamenti di natura finanziaria sui conti correnti dei singoli coniugi che ha portato ad una particolare scoperta. I coniugi aveva dichiarato un reddito molto inferiore a quello che, effettivamente, possedevano, ed il ritrovamento dei beni sopra citati è stata la conferma.
All’interno della parete segnalata dai cani anti valuta sono state anche trovati dei dispositivi pronti ad individuare eventuali cimici per le intercettazioni lì presenti.
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