Continuano gli episodi di violenza fra i giovanissimi a Milano, una città fortemente colpita da questa piaga attualissima.
Un 16enne posto a fermo dalla Polizia.
I fatti
Ci troviamo nella zona di Santa Giulia nella periferia sud est del capoluogo lombardo, all’interno del Parco Trapezio, frequentato da tantissime famiglie e punto di ritrovo degli adolescenti durante il pomeriggio e la sera.
Proprio due giovani ragazzi sono i protagonisti di un’aggressione molto violenta che ha avuto origine per un motivo davvero banale, infatti uno avrebbe chiesto una piccola somma di denaro all’altro, il quale ha rifiutato ed è cominciata la lotta.
Inizialmente, lo scontro che ha visto coinvolti due minorenni, era a mani nude, ma dopo è spuntato un coltello che seppur di piccole dimensioni è stato quasi fatale al ragazzo che ha ricevuto due colpi, rispettivamente allo stomaco e al petto.
Quest’ultimo è stato il più grave poiché ha perforato un polmone rendendo necessaria la corsa al Policlinico in codice rosso.
L’aggressore è fuggito alle volanti della Polizia, giuste tempestivamente sul luogo insieme ai soccorritori del 118.
Le indagini
Le forze dell’ordine indagano per ricostruire la vicenda, avvenuta ieri intorno alle 17.00 nel Parco di Santa Giulia e da subito hanno cominciato a setacciare la zona per cercare il ragazzo che ha tentato l’omicidio del compagno.
Infatti, mentre quest’ultimo veniva trasportato d’urgenza in ospedale, è scappato facendo perdere le sue tracce.
La Polizia di Mecenate, i cui uomini sono guidati dal comandante Angelo De Simone, ha cercato senza sosta il colpevole dell’aggressione, che secondo quanto ricostruito sarebbe un 16enne che, spalleggiato da un altro amico, avrebbe tentato di fare il “bulletto” estorcendo denaro alla vittima.
Il ragazzo in ospedale è poco più piccolo, ha infatti 15 anni e non si sa ancora se i due si conoscessero o no, ad ogni modo rifiuta di dare i soldi richiesti e quindi viene brutalmente attaccato.
La situazione è degenerata nel giro di pochi minuti e sono bastati due semplici fori per formulare l’accusa di tentato omicidio poiché anche se si tratta evidentemente di un’arma di dimensioni ridotte, è stata quasi fatale al 15enne.
Gli agenti della polizia, fin da subito sulle tracce del ragazzo responsabile, l’hanno individuato alle 22.30 all’interno di Parco Ravizza, l’area verde adiacente all’Università Bocconi.
Il 16enne che ha ridotto il coetaneo in prognosi riservata, fortunatamente non in pericolo di morte, ha già un passato difficoltoso, infatti a marzo era stato collocato in una comunità.
Posto a diverse ore di interrogatorio, ha confessato l’aggressione ed è stato sottoposto a fermo giudiziario con l’accusa di tentato omicidio per poi essere condotto al Cpa di Torino.