Crunch doveva essere un successo. Poter mangiare un intero menu con insetti aveva spinto centinaia di clienti a presentarsi in tempo per la cena in un locale di Milano, ma la sorpresa per i degustatori di grilli, vermi, bachi, api e scorpioni è stata quella di vedere tutte le portate sequestrate dagli operatori dell’Azienda sanitaria locale. Tra i commensali sono cominciate a circolare tante lamentele dopo la decisione dei veterinari, il cui scopo è – lo ricordiamo – salvaguardare la nostra salute, ma i titolari si sono difesi: ‘E’ la Fao che ha detto che gli insetti sono il nutrimento del futuro‘.
Che le qualità nutrizionali degli insetti siano apprezzabili, è risaputo, e allora perchè l’Asl ha deciso di sequestrare tutti i piatti a base di insetti che erano stati serviti durante l’evento ‘Crunch, il menu con insetti‘, organizzato alla Sidreria di via Corelli?
La risposta è semplice: per mangiare insetti, ci vuole una documentazione pertinente che ne accerti la provenienza.
Ed è un obbligo di legge eseguirlo ‘da parte degli organismi che operano per la prevenzione della nostra salute’.
‘La valutazione del rischio dell’Istituto zooprofilattico delle Venezie circa gli insetti come alimento – spiegano i medici veterinari raggiunti e intervistati dal Corriere – annovera numerosi articoli riguardo le qualità nutrizionali sul consumo di insetti ma è carente di documentazione dal punto di vista della sicurezza igienico sanitaria. Gli insetti come altri alimenti di origine animale possono essere contaminati da microrganismi, parassiti, contaminanti, residui chimici, nonché possibili reazioni allergiche date dalla composizione degli esoscheletri assimilabile a quella dei crostacei‘.
Gli insetti proposti al pubblico del locale milanese, pronto a sborsare oltre 30 euro per un piatto di vermi, pare siano stati acquistati su Internet da un allevamento del Nord Italia, sul quale la Asl ha avviato una richiesta di accertamenti perchè in Italia, gli allevamenti artigianali per produrre insetti solo destinati ad animali entomofagi/insettivori (uccelli, rettili, anfibi), non per il consumo alimentare umano.
C’è chi ha protestato vivacemente durante il sopralluogo, e i titolari del locale si sono difesi dicendo che ‘è la Fao a dire che gli insetti sono il cibo del futuro’.
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Intanto il sequestro degli insetti (cinquanta chili in tutto) potrebbe diventare penale in quanto non esiste una regolamentazione in Italia in merito alla somministrazione di tale ‘alimento’.