La Milano Sanremo va per la prima volta a un norvegese: dopo 105 edizioni, quella del 2014 sorride all’outsider Alexander Kristoff con una volata irresistibile sul lungomare Calvino, sotto a una pioggerellina gelata e con un clima che ricorda da vicino quello delle (tarde) primavere del Nord Europa più che quelle del Mediterraneo. La Classicissima è stata ancora una volta contrassegnata da una temperatura non così mite e gentile per i corridori che si sono dovuti sorbire 300 chilometri battendo – letteralmente i denti – non un’impresa da tregenda come nel 2013 con la neve e le navette, ma comunque impegnativa. Grande cuore di Vincenzo Nibali ancora una volta: il siciliano ha tentato la fuga della vita dalla Cipressa, ma è stato ripreso sul Poggio.
È un po’ come la ricerca del Santo Graal: scattare sulla Cipressa per poi arrivare sul Poggio, sprintare ancora e gettarsi a capofitto verso Sanremo dove arrivare a braccia alzate. Un’impresa pressoché impossibile, soprattutto senza lo strappo della Pompeiana – piazzato in mezzo, ma cancellato per impraticabilità – che poteva dare una mano. Vincenzo Nibali è partito come sulle Dolomiti, ha fatto il vuoto e ha continuato a spingere sull’Aurelia, giungendo addirittura sul Poggio con una manciata di secondi. Ma era completamente spompo e ha dovuto rialzarsi facendosi riassorbire. Poco male, lo spettacolo è stato assicurato.
Il gruppo dei migliori si è ricompattato e c’è stata la pronosticatissima volata sul lungomare Calvino. Mark Cavendish – favoritissimo della vigilia – aveva le gambe imballate e si è dovuto accontentare di un anonimo quinto posto. Paolini ha fatto il diavolo a quattro per trainare Kristoff fin sotto l’ultimo chilometro e poi ancora più in là quando le gambe XXL del norvegese hanno esploso tutta la potenza di cui sono naturalmente dotate. Non c’è stata storia: vittoria netta e insindacabile con un furioso Fabian Cancellara che batte i pugni nell’aria ben comprendendo l’occasione sfumata. Terza piazza per l’americano Ben Swift del Team Sky.
Quarta per lo spagnolo Lobato della Movistar, poi appunto Cavendish davanti a Sonny Colbrelli della Bardiani che è stato anche il miglior italiano. Settimo il ceco Stybar, ottavo il nostro Modolo (Lampre-Merida e solo nono il tedesco Ciolek, altro grande favorito della vigilia. Decima piazza per Peter Sagan della Cannondale che ci ha provato in salita, ma la gamba non era delle migliori. È iniziata la grande stagione del ciclismo internazionale, quali grandi altre sorprese ci riserverà per il futuro?