A finire in manette un ragazzo un ventunenne accusato di violenza sessuale su quattro donne di età compresa tra i 19 e i 33 anni.
A eseguire l’ordinanza di arresti domiciliari, firmata dal gip Roberto Crepaldi, è stata la Squadra mobile di Milano. Le violenze sarebbero state commesse nei mesi scorsi e riprese da alcune telecamere di videosorveglianza.
Le violenze sono state commesse ai danni di quattro ragazze che hanno denunciato i fatti commessi nei mesi di maggio e giugno scorsi. Stando alle informazioni divulgate dagli investigatori, il ragazzo arrestato seguiva sempre uno stesso schema criminale.
A quanto si apprende dalle indagini svolte, infatti, l’aggressore utilizzava un monopattino elettrico per seguire la sua vittima. Il ragazzo si appostava fuori dalle palestre del centro di Milano e una volta scelto la ragazza da aggredire, iniziava a seguirla all’uscita. Il violatore prestava attenzione ai momenti in cui la vittima era particolarmente distratta per poter agire.
Sembra, infatti, che almeno in un’occasione abbia aggredito una delle ragazze coinvolte mentre stava parlando al telefono per poi costringerla a subire atti sessuali. Una volta commessa la violenza o il tentativo di violenza, scappava a bordo del suo monopattino elettrico facendo perdere le sue tracce.
Tutti gli episodi sono stati denunciati dalle vittime. Questo ha permesso raccogliere quanti più indizi e informazioni utili all’identificazione del ventunenne. Gli elementi delle indagini portate avanti dalla Squadra mobile di Milano e coordinate dal pm Adesso che hanno portato al fermo del sospettato sarebbero: la somiglianza dell’indagato e gli abiti indossati da lui con le descrizioni indicate dalle vittime; l’acquisto di un monopattino dello stesso modello ripreso dalle telecamere di sorveglianza nelle zone dove sono avvenute le violenze; gli spostamenti dell’aggressore attraverso la metropolitana e a bordo del monopattino verificati con le celle telefoniche.
È terrificante il racconto di una delle ragazze aggredite e messo a verbale nella denuncia presentata alle forze dell’ordine. La giovane ragazza di diciannove anni è stata aggredita alle spalle mentre stava guardando il telefonino. La vittima è stata spinta a terra all’improvviso e si è ritrovata il sospettato proprio di fronte.
“Ero paralizzata, ma per fortuna ho avuto la prontezza di gridare” racconta la vittima. La ragazza è stata anche fortunata per il fatto che qualcuno ha acceso la luce di un portone mettendo in fuga il violatore. La descrizione di tutto quello che la diciannovenne è riuscita a vedere e memorizzare in quei momenti drammatici è stata fondamentale per arrivare all’arresto del sospettato: un ragazzo con maglietta e bermuda a bordo di un monopattino nero con una striscia arancione fluo.
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