Dopo essersi conosciuti nel mondo virtuale di ‘Second Life‘ circa due anni fa, ed essersi addirittura ”sposati”, si sono incontrati a Milano, ma le cose sono andate in maniera inimmaginabile. Lui ha 64 anni, è un americano residente in Portogallo e seguace di una chiesa religiosa internazionale. A metà maggio è arrivato in Italia con la moglie (reale) per incontrare dal vivo la sposa virtuale, ma nonostante si trattasse di una tredicenne, l’uomo ha avuto con lei rapporti sessuali. E’ finito in carcere con l’accusa di avere stuprato l’adolescente.
L’uomo è stato fermato martedì 17 maggio con l’accusa di atti sessuali con minore e tre giorni dopo è stato confermato l’arresto per possibile pericolo di fuga. Invece la moglie – coetanea del 64enne, ma cittadina inglese – non risulta al momento indagata, anche se è emerso che era parzialmente a conoscenza dell’esistenza della tredicenne nella vita di suo marito.
I contatti tra l’uomo e la bambina erano iniziati quando lei aveva solo 11 anni, si erano incontrati su Second Life, la piattaforma dove è possibile vivere una esistenza virtuale creando un avatar. Ultimamente i due erano entrati in confidenza anche su altri social network e chat, dove si erano scambiati foto e video.
I tre protagonisti di questa vicenda si erano incontrati per la prima volta giovedì 12 maggio, per una passeggiata turistica in giro per Milano. Il sabato seguente, però, il 64enne e la ragazzina si sono incontrati da soli e avrebbero avuto rapporti sessuali, mentre la donna era in giro per la città a fare shopping. A denunciare l’accaduto sono stati i genitori della 13enne, che in precedenza aveva confidato ad una docente la sua esperienza.
Secondo gli investigatori, il 64enne non poteva non accorgersi di avere a che fare con una minorenne, anche se al momento dell’arresto ha provato a giustificarsi dicendo di non essersi reso conto di quanti anni avesse la vittima.