Milano, una neonata è stata trovata morta all’interno di un cassonetto

A Milano è stata ritrovata una neonata all’interno di un cassonetto in zona Città Studi. Alcuni residenti del posto si sono accorti della terribile scena e hanno immediatamente chiamato i soccorsi.

Auto della Polizia e Ambulanza
Auto della Polizia e Ambulanza – Nanopress.it

Alcuni passanti si sono accorti della neonata aprendo il cassonetto. Immediatamente sono intervenuti i soccorsi, anche i medici e i paramedici del 118, ma purtroppo nulla è stato potuto fare per la piccola, era già morta. 

La neonata trovata in un cassonetto a Milano

Una neonata è stata trovata morta all’interno di un cassonetto della spazzatura in zona Città Studi a Milano.

Alcuni residenti del posto hanno attuato la macabra scoperta, aprendo il cassonetto per gettare la spazzatura. 

Immediatamente sono stati avvertiti i soccorsi, i quali si sono recati sul posto. Sul luogo sono giunti anche i soccorsi di Areu (Agenzia regionale emergenza e urgenza della Lombardia).

Polizia
Polizia – Nanopress.it

La centrale operativa, inoltre, ha anche inviato medici e paramedici del 118, purtroppo però, la neonata era già morta e nulla si è potuto fare.

Le forze dell’ordine hanno delimitato l’area per procedere a tutti gli accertamenti del caso. A breve vi sarà anche l’autopsia sul corpo della piccola, la quale rivelerà le cause del decesso. Inoltre le analisi riporteranno anche se la bambina era prematura oppure se è nata viva o morta. 

Per capire chi ha compito tale gesto inumano, i carabinieri scruteranno tutte le telecamere della zona. 

Il terribile gesto di uccidere il proprio figlio spiegato dalla psicologia

Quello che è accaduto a Milano è un gesto da brividi, disumano e difficile da spiegare e ancor di più da comprendere. Purtroppo però non si tratta di un caso isolato. Al contrario sono numerosi i casi in cui bambini neonati vengono abbandonati o uccisi dalle stesse madri. 

L’infanticidio commesso da una madre è un fenomeno che è stato spiegato dalla psicologia e che viene identificato come sindrome di Medea.

Medea è un celebre personaggio della mitologia greca, la quale uccise i suoi due figli dopo essere stata tradita dal padre dei suoi figli.

Dunque è una condizione psicologica che porta la madre a non riconoscere più i figli come gioia e frutto del proprio corpo, ma al contrario come un qualcosa da eliminare, in specifici casi a causa di rapporti disfunzionali con il partner. 

I fattori che comportano l’attuazione di questo terribile gesto sono molteplici e in realtà possono mutare di situazione in situazione. Ma i più comuni sono fattori familiari, situazionali e individuali. 

La madre inoltre al momento della nascita può vivere una serie di micro lutti a partire dal momento della nascita, all’interno del quale vi è un distacco definitivo con il bambino portato in grembo per nove mesi. 

La sostituzione del bambino reale con quello fantasticato durante la gravidanza.

E infine anche l’idealizzazione della maternità e l’immagine di sé come madre.

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