È ‘guerra fredda’ tra l’ex conduttrice di Report e la TV di Stato: Milena Gabanelli ha rifiutato la condirezione di Rai News propostagli da Viale Mazzini e si è autosospesa dalla Rai ‘fino a quando il Cda dell’azienda avrà varato il nuovo piano news e deciso quegli accorpamenti che sarebbero il preludio per il varo di una nuova testata online’. La Gabanelli ha di fatto rispedito al mittente la proposta avanzata da Carlo Freccero, e approvata dal consiglio di amministrazione della Rai, che prevedeva la sua nomina a condirettrice di Rai News con delega allo sviluppo web e del data journalism, ritenendola irricevibile: ‘Non me la sento di mettere la faccia su un prodotto che non firmo (non essendone il direttore responsabile, ndr)’, ha spiegato Milena.
Milena Gabanelli ha affidato a un comunicato, ripreso da Repubblica e da altre testate, i motivi del suo rifiuto alla proposta del Cda: ‘Sembrerà strano ma la Rai, al contrario di tutte le TV del mondo, ha molti telegiornali ma non ha un portale di news online organizzato in modo da valorizzare il lavoro dei suoi 1600 giornalisti sul web’, ha esordito la Gabanelli, ‘La concessione dice che deve colmare il gap digitale, poiché una grande fetta di popolazione non si informa più attraverso i canali tradizionali, e ad oggi è completamente esclusa dal servizio pubblico pur pagando il canone. Un fatto gravissimo di cui sia l’azienda che la commissione di vigilanza sono consapevoli. Il mio incarico era di preparare le condizioni per poter mettere tutti i 1.600 giornalisti Rai in condizione di anticipare le notizie sull’online e fornire contenuti realizzati ed informazioni di cui sono depositari, e che, per ragioni di spazio, non possono essere condensate nei telegiornali’.
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Un progetto molto ambizioso che, se ben realizzato (e non abbiamo dubbi che una grande giornalista come Milena Gabanelli possa riuscirci), trasformerebbe il portale di Rai News in un colosso dell’informazione online. Cosa che per il momento non è colpevolmente avvenuta, nonostante l’impegno della Gabanelli. ‘Il mio lavoro è da tempo ultimato, e il piano prevede quasi esclusivamente l’utilizzo di risorse interne. L’ostacolo però è questo: le testate sono troppe (Tg1, Tg2, Tg3, ecc.) e finché non se ne accorpa qualcuna non si può varare una nuova testata, ma purtroppo si fa fatica a farlo. La soluzione individuata dal Cda è perciò quella di trasferirmi, in attesa di tempi migliori, dentro al sito di Rai News (diretto da Antonio Di Bella, ndr), che oggi fa poco più di 100 mila utenti unici e si piazza soltanto al 35° posto di tutte le testate online. Senza una definizione dei tempi, con risorse inadeguate a coprire le 24 ore, e senza nessuna possibilità di decollare: una visione a mio parere non altezza del compito che il servizio pubblico deve assolvere, ed economicamente sbagliata poiché rinuncia ai potenziali investimenti pubblicitari’.
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Considerazioni legittime che hanno spinto Milena Gabanelli a rifiutare la condirezione di Rai News propostagli da Viale Mazzini e ad autosospendersi dalla Rai: ‘Purtroppo fino a oggi non mi risulta che i consiglieri Rai siano mai entrati nel merito del progetto, organizzazione e potenzialità. A fronte di queste considerazioni, ovvero della certezza di non produrre risultati proporzionali al lavoro svolto, alle aspettative del pubblico, al ruolo della TV di servizio pubblico, e al fatto che non me la sento di mettere la faccia su un prodotto che non firmo, ho chiesto oggi al Direttore Generale Mario Orfeo di concedermi l’aspettativa non retribuita, fino a quando il Cda avrà varato il nuovo piano news e deciso quegli accorpamenti che sarebbero il preludio per il varo di una nuova testata. Se a quel punto intenderà affidarmi la direzione troverà la mia piena disponibilità’.
Che dire, come andrà a finire questa disputa tra Milena Gabanelli e la Rai?