Milena Vukotic ha vinto la battaglia contro l’Agenzia delle Entrate in Cassazione. Tutto è nato quando all’attrice è stato ingiustamente contestato di essere in possesso di una società che lavorava per suo conto. Per questo è stata tartassata dalle tasse e costretta a versare più soldi del dovuto. La storica interprete della moglie di Fantozzi Pina, convinta di aver subito un torto, ha presentato due ricorsi alle commissioni tributarie per aver il rimborso dell’Irap, l’imposta regionale sulle attività produttive. Ricorsi entrambi persi.
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Non si è però arresa e si è presentata davanti alla Corte di Cassazione che, finalmente, le ha dato ragione. I giudici hanno stabilito che il fisco aveva sbagliato i calcoli perché si era basato su una “valutazione genericamente globale, e non dettagliatamente ripartita anno per anno”. Entrando nel merito della questione, secondo l’Agenzia delle Entrate la Vukotic aveva versato ai collaboratori compensi maggiori al 20% dei suoi guadagni: in questo caso per la legge significa che il professionista si sta servendo di una organizzazione d’impresa. E, in automatico, le tasse da pagare sono maggiori. La Cassazione ha invece stabilito che l’Agenzia aveva sbagliato i conti: la Vukotic non aveva superato la soglia del 20% e, quindi, non le spettava versare tutte le tasse pagate.