Continua la guerra tra Israele e la Palestina. Alla pioggia di razzi arrivati da Hamas, l’esercito israeliano ha risposto con decine di attacchi contro obiettivi nella Striscia di Gaza. Gli scontri hanno già provocato diversi morti anche tra i dirigenti militari, tra cui il comandante della brigata di Hamas a Khan Yunes, Hasan Salama, e il capo dell’Intelligence Abu Muhammad al-Hasan al-Yazuri. In un attacco precedente sono morti Hassan Kaoggi e Wail Issa, dirigenti dell’organizzazione palestinese.
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Uccisi oltre 40 palestinesi
Negli attacchi condotti a Gaza dalla aviazione israeliana negli ultimi due giorni sono rimasti uccisi 43 palestinesi e quasi 300 sono rimasti feriti. Nelle ultime ore, i soldati israeliani hanno ucciso un uomo palestinese di 26 anni, identificato come Hussein Atiyyeh Titi, durante un raid del campo profughi di Fawwar, a sud della città di Hebron, in Cisgiordania meridionale. Lo riporta l’agenzia di stampa Wafa, mentre il sistema di difesa Iron Dome ha intercettato un drone di Hamas entrato nello spazio aereo di Israele dalla Striscia di Gaza. Lo confermano le forze israeliane (Idf), sottolineando che non tollereranno “violazioni della sovranità israeliana“.
Morto l’israeliano colpito dal razzo
È morto in ospedale anche un uomo israeliano colpito da un missile anticarro sparato da Gaza sul territorio di Israele. Lo riferisce il pronto soccorso, secondo cui ci sono altri 3 feriti, di cui 2 in gravi condizioni. L’attacco è stato rivendicato da Hamas: ”Le Brigate al-Qassam hanno colpito l’enclave sionista con un missile guidato nel nord della Striscia di Gaza“.
Israele dichiara stato d’emergenza
Le scuole sono chiuse, il traffico ferroviario è interrotto, alcune arterie sono chiuse al traffico nel timore che da Gaza arrivi un’altra pioggia di razzi. Il premier Benyamin Netanyahu ha dichiarato lo stato di emergenza e si è recato in visita a Lod, dove sono state date alle fiamme sinagoghe e negozi. Il sindaco della cittadina ha parlato di “Notte dei cristalli“, evocando le persecuzioni naziste della Germania del 1938. Non si placano i disordini nella Spianata delle Moschee di Gerusalemme, dove sette palestinesi sono stati arrestati dalla polizia dopo una sassaiola contro gli agenti. Gli scontri si sono verificati alla vigilia dell’Id al-fitr, la festa che conclude il digiuno del Ramadan.