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Non è passata inosservata la messa in onda di Mine Vaganti in TV con il bollino rosso, il ‘marchio d’infamia’ riservato ai programmi sconsigliati a un pubblico di minori. Di solito, infatti, con tale bollino si segnalano film, serie TV o altri tipi di trasmissioni che contengono scene di violenza o di sesso particolarmente forti, mentre il film di Ferzan Ozpetek è ‘soltanto’ una divertente e delicata commedia, acclamata da critica e pubblico, che sei anni fa è stata candidata a 13 David di Donatello e 11 Nastri d’argento e non include alcuna scena disturbante. Ammesso che nel 2016 (Ventunesimo secolo, Terzo millennio) non ci sia ancora qualcuno che giudichi ‘disturbante’ un bacio tra due uomini…
Eh sì, perché l’unico momento un po’ fuori dagli schemi di Mine Vaganti è il bacio gay tra Tommaso, il personaggio interpretato da Riccardo Scamarcio, e il suo fidanzato segreto Marco (Carmine Recano), che fa un’improvvisata nella casa pugliese dove vive l’iper-tradizionalista famiglia di Tommaso insieme a un gruppo di amici tutti omosessuali.
Insomma, nulla di particolarmente scabroso ma tanto è bastato per affibbiare al film (andato in onda su Rai 4 domenica 31 luglio) la scomoda etichetta di ‘programma inadatto ai minori’ con tanto di bollino rosso per avvisare il pubblico a casa: tenete i bambini lontani dallo schermo, due uomini si stanno per baciare, la scena potrebbe turbare i vostri pargoli per sempre, anatema, anatema!!!
Noi scherziamo sulla faccenda (del resto che altro possiamo fare?), ma evidentemente in casa Rai devono aver davvero qualche problema di omofobia se per la seconda volta in poche settimane sono scivolati sulla stessa buccia di banana. Ricorderete infatti l’episodio della serie TV americana Le Regole del Delitto Perfetto su Rai 2, nella quale erano state tagliate le scene di passione tra ragazzi gay provocando l’indignazione della rete (su Twitter era schizzato ai vertici l’hashtag #RaiOmofoba) e la dura presa di posizione della produttrice Shonda Rhimes e dell’attore Jack Falahee. Allora in Viale Mazzini si erano giustificati parlando di ‘eccesso di pudore’, per poi correre ai ripari trasmettendo due sere dopo la versione senza tagli.
E stavolta invece quale giustificazione ci può essere per un bollino rosso quanto mai inopportuno, che ha fatto esclamare al regista Ferzan Ozpetek, attualmente impegnato in Turchia sul set di Rosso Istanbul, con estrema ironia ‘sono sempre stato rosso e rosso rimarrò. Ho sempre amato il rosso. Ma questa volta proprio no’?
Mine Vaganti è un film che è riuscito con rara delicatezza a inserire la tematica dell’amore omosessuale nella quotidianità di una famiglia italiana: una pellicola come questa dovrebbero vederla proprio i bambini, magari insieme ai loro genitori, affinché comprendano che una situazione del genere rientra ormai nella normalità delle cose. Appiccicandoci invece l’infame bollino rosso passa il messaggio che in quella pellicola c’è qualcosa di ‘strano’, di ‘diverso’ e che ‘non va visto’. Proprio il contrario di ciò che voleva trasmettere Ozpetek…
AGGIORNAMENTO: sembra che in Rai si siano finalmente accorti dell’errore, come scritto nel seguente tweet. Però è la seconda volta che la TV di Stato è costretta a fare una precipitosa marcia indietro, alla terza non ci crediamo più.
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