Amazon ancora alle prese con droni, ma questa volta non si tratta del progetto Prime Air (vedi dopo la continuazione per maggiori informazioni) quanto di un’interessante applicazione che prevede la realizzazione di velivoli autonomi di piccole dimensioni che possono andare a trovare auto o bambini perduti. Immaginate due situazioni del genere: macchina parcheggiata in un immenso posteggio e nessuna idea di dove sia? Un piccolo quadricottero decolla dalla spalla e ti guida verso la destinazione, con la possibilità di essere controllato dalla voce, come un’assistente personale. Allo stesso modo, può andare a ritrovare altri oggetti fino alle persone che vengono “taggate” con etichette di riconoscimento con codici a barre oppure QR così come con tecnologia RFID. Una delle applicazioni più pratiche sarebbe quella con la polizia.
Intanto, il tanto atteso drone Amazon Prime Air in grado di consegnare pacchetti in 30 minuti è stato svelato nientemeno che da Jeremy Clarkson ossia l’ex-presentatore di Top Gear lo scorso novembre. Trattasi di un velivolo automatico senza pilota che può agganciare beni e trasportarli a destinazione a tempo di record, così che da quando si clicca sul pagamento a quando si apre la scatola non sia passato più del tempo necessario a prepararsi e mangiarsi un panino. Ovviamente, sarà disponibile non da subito e non con pesi troppo ingenti.
Se normalmente richiede una manciata di giorni lavorativi e con il servizio Prime si abbassa a una sola giornata lavorativa, anche a Milano è giunto ormai da qualche tempo il servizio espresso che consegna in giornata se si ordina in mattinata. Presto sarà allargato anche ad altri centri popolosi. Ma non è sufficiente e così si cerca la consegna praticamente immediata, in appena 30 minuti, grazie ai droni che volano a destinazione con grande precisione e senza l’incognita traffico.
Si è già parlato di Amazon Prime Air da almeno un paio di anni, ma se subito sembrava quasi un pesce d’Aprile, ora il gigante dell’ecommerce di Jeff Bezos ci sta dimostrando che si sta prendendo maledettamente sul serio l’idea. Il progetto Prime Air Delivery ora mette in mostra i velivoli che saranno utilizzati, che potranno decollare e atterrare in spazi ristretti, muoversi con grande agilità senza consumare troppa energia e seguire le indicazioni programmate. Tutto avverrà in automatico.
I droni potranno volare fino a un’altitudine di 122 metri per una velocità massima di 88km/h e la batteria supporterà un range operativo di 24 chilometri. Potrà identificare autonomamente ostacoli che così eviterà evitando di danneggiare il materiale trasportato e anche lo stesso dispositivo. Rimane ovviamente in ballo la questione dei permessi di volo così come il pericolo furti dato che questo sistema è più vulnerabile della classica consegna. Rimaniamo sintonizzati per scoprire come proseguirà il progetto.
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