Il Ministro Orlando ha ricevuto minacce attraverso i social da parte del presidente di un’associazione perugina. All’uomo sono stati sequestrati il telefono cellulare e il computer dagli inquirenti, che dovranno stabilire le motivazioni alla base dei suoi atteggiamenti minatori.
Minacce social rivolte al Ministro Orlando. Indagato il presidente di un’associazione di Perugia.
Pertanto, è stata effettuata una perquisizione all’associazione culturale dalla quale sarebbero partite le minacce verso il Ministro per il Lavoro e le Politiche Sociali. I reati che sono contestati all’uomo – ora indagato – sono diffamazione a mezzo social e violenza o minaccia a un corpo politico. All’uomo – di cui non è stata rivelata ancora l’identità – sono stati sequestrati lo smartphone e il computer personale.
Il Ministro Andrea Orlando ha ricevuto diverse minacce social da parte del presidente di un’associazione di Perugia. La Polizia Postale e la Digos hanno perquisito il responsabile, al quale vengono contestati i reati di diffamazione a mezzo social network e violenza o minaccia a un corpo politico. Gli agenti hanno sottratto al soggetto interessato il computer e il telefono.
Raffaele Cantone, procuratore capo di Perugia, ha comunicato la situazione, spiegando che già a febbraio l’uomo, mediante Twitter, aveva già minacciato il ministro con commenti offensivi.
Gli inquirenti valuteranno le informazioni che ritroveranno all’interno dei dispositivi sequestrati, al fine di rilevare ulteriori informazioni sui comportamenti minatori attuati dall’uomo.
Gli inquirenti, inoltre, dovranno capire le motivazioni che soggiacciono a tale comportamento e capire su quali basi fanno leva le minacce mosse, via social, nei confronti del ministro.
Non è la prima volta che il ministro Orlando riceve minacce. Prima degli atti minatori inviati dal web, nel mese di gennaio, l’esponente del PD ricevette una lettera minatoria, che fu bloccata prima che arrivasse tra le sue mani.
La missiva fu recapitata al Ministero del Lavoro, il cui contenuto fu oggetto di analisi da parte dei Vigili del Fuoco e degli agenti di polizia: intervennero anche i sanitari del 118. Quando fu aperta la busta, la lettera fu subito isolata al fine di capire se ci fossero delle sostanze nocive o tossiche apposte sopra.
Non ci resta che attendere ulteriori ragguagli su questa vicenda, al fine di capire perché l’uomo si sia scagliato contro il rappresentante del governo italiano con così tanta veemenza.
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