Arriva un bagliore di speranza per il futuro: il ministro Speranza ha dichiarato ieri, durante la trasmissione Domenica In, di essere ottimista. Durante l’ultimo anno, ha sempre invitato a non prendere sottogamba il Covid e sostenuto norme restrittive rigorose per contenere la pandemia. Solo ora, con le condizioni attuali, pensa che si possa guardare con fiducia ai prossimi mesi.
Il motivo dell’ottimismo del ministro della Salute è dovuto ai vaccini in combinazione con le misure in atto in questo momento. Con le vaccinazioni con AstraZeneca ormai riprese a pieno ritmo, si può ipotizzare che la campagna vaccinale raggiunga ottimi risultati entro l’estate, che è la deadline a cui guarda Speranza.
Inoltre, è stata approvata la norma che permetterà alle farmacie, circa 19 mila in tutto il paese, di vaccinare le persone. Questo sarà possibile appena ci sarà un incremento delle dosi, ma dopo aver formato adeguatamente i farmacisti, sarà possibile dare un’accelerata notevole alla campagna vaccinale.
Il ministro Speranza ha spiegato che in questo momento ci troviamo ancora in una fase delicata della pandemia, dalla quale ne usciremo step-by-step nel corso della primavera. Non c’è da aspettarsi quindi un momento chiave di svolta, bensì un miglioramento graduale al quale tutti dobbiamo partecipare.
Perché ciò sia possibile, rimarrà in vigore anche dopo Pasqua il sistema della mappa colori dell’Italia: regole necessarie per contrastare le varianti, decisamente pericolose. Come ha spiegato, secondo gli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità, soprattutto quella inglese si diffonde più velocemente del 30-40% rispetto al virus normale ed è anche la causa dell’innalzamento della curva nonché della aumento dei casi gravi in tutta Europa.
La questione vaccini è quella che ha più creato dibattito nel Paese delle ultime settimane e il ministro Speranza ha sottolineato la grande fiducia che ha in AstraZeneca: ha spiegato che la risposta è positiva e che verranno monitorati tutti quelli che lo riceveranno. Intanto l’Italia è in attesa di Johnson&Johnson, del quale basta solo una dose, e dell’approvazione di CureVac. Seppure il paese non riceverà tutte le dosi stabilite, più ne verranno approvati e meglio sarà sopperita questa mancanza.
Su AstraZeneca è intervenuto anche Franco Locatelli, con il coordinatore del Comitato tecnico scientifico, che ha confermato la sicurezza del vaccino. Ha inoltre voluto sottolineare in leggero calo dei dati, prospettano anche lui un graduale miglioramento della situazione. Velocizzare l’immunizzazione della popolazione ha spiegato Locatelli, servirà anche a far ripartire tutto il sistema socio-economico, inevitabilmente subordinato alla salute.
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