Nuovo stupro ai danni di una minorenne, avvenuto a Firenze. Indagati l’amico coetaneo della 15enne e un altro ragazzo.
Quest’ultimo, un residente fiorentino di 18 anni, è il proprietario dell’appartamento dove sarebbe avvenuta la violenza sessuale.
Con l’accusa di violenza sessuale è stato denunciato oggi un ragazzo di Firenze che avrebbe stuprato l’amica 15enne in un appartamento.
A indagare su quanto avvenuto sono i Carabinieri di Scandicci che sono stati allertati dalla famiglia della giovane solo pochi giorni fa.
Le violenze infatti sarebbero avvenute a giugno, ma solo ora la ragazza ha trovato il coraggio di parlarne con i suoi genitori, che l’hanno poi accompagnata da un medico e a sporgere denuncia.
La vicenda probabilmente le causava troppo dolore e come spesso avviene, molta vergogna per un fatto in cui in realtà le vittime non hanno nessuna colpa. Per superarla affronterà ora un periodo di cura presso uno psichiatra.
Adescata con l’inganno da un suo amico coetaneo, la 15enne fiorentina lo avrebbe seguito nella stanza di un appartamento dove si trovavano altri amici. Qui si sarebbero verificati gli abusi.
Questo è quanto ricostruito grazie alla coraggiosa testimonianza della protagonista della storia, di cui l’identità non è stata resa nota. Parole forti che tuttavia necessitano del condizionale perché le indagini sono solo all’inizio e ora bisognerà chiarire la posizione del ragazzo verso cui è scattata la denuncia per abuso sessuale.
I militari hanno iniziato a comporre un intricato puzzle e in effetti sono stati individuati alcuni indizi a supporto delle parole della presunta vittima, che confermerebbero quindi la sua versione nonostante il coetaneo abbia dichiarato che si trattava di un rapporto consenziente.
La dinamica della violenza è al vaglio degli investigatori, che hanno rintracciato il ragazzo notificandogli la denuncia e procedendo ad ascoltarlo.
L’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica per i Minorenni ha permesso di restringere il campo consentendo di raccogliere elementi validi per emettere un decreto di perquisizione a carico dell’indagato, anch’esso minorenne come la vittima.
Non solo, da questa è emerso anche il coinvolgimento di una terza persona, o meglio un ragazzo di 18 anni proprietario dell’immobile, indagato per favoreggiamento.
Ora bisognerà chiarire se questa terza persona, posta sotto interrogatorio in queste ore, sapesse le reali intenzioni oppure era ignara della violenza.
Interrogata anche l’amica della ragazza che si trovava in una stanza differente a quella dove sono avvenute le violenze.
Doveva essere una bella serata fra amici quella del ponte festivo del 2 giugno scorso invece si è trasformata in un atto orribile.
Una comitiva composta da due ragazze di 15 anni, uno di 16 e uno di 18, proprietario dell’appartamento dove i giovani si stavano recando per bere qualcosa insieme.
A un certo punto le coppie si dividono e una delle due ragazzine finisce in camera con il coetaneo che però ha atteggiamenti sempre più invadenti, infatti di forza la trascina sul letto e la stupra tappandole la bocca per non farle chiedere aiuto. Operazione abbastanza semplice anche perché la minorenne aveva bevuto abbastanza ed era “docile”.
In effetti gli altri amici nella stanza di fianco non si accorgono di nulla e solo al termine della serata lei confessa tutto all’amica facendole promettere di non raccontare nulla.
Però il segreto persa sulle spalle della vittima e il suo cambiamento è sotto gli occhi di tutti, in primis i genitori che si accorgono che qualcosa non va e le chiedono spesso spiegazioni non ottenendo risposta.
Questo fino a poco tempo fa, in cui la ragazza è esplosa in lacrime raccontando tutto.
Così la famiglia si reca a sporgere denuncia e poi porta la ragazza da un medico per accertamenti sul suo stato di salute viste le violenze subite.
L’inchiesta, coordinata dal procuratore Antonio Sangermano, è all’inizio ma già i Carabinieri hanno raccolto elementi utili grazie alla perquisizione nei confronti del ragazzo che ora dovrà rispondere dell’accusa di violenza sessuale con abuso delle condizioni di inferiorità psichica della ragazza poiché era stata indotta ad ubriacarsi.
Da quanto emerso sembra anche che il giovane l’abbia avvicinata in seguito per chiederle di non denunciare il fatto e offrendole in cambio del denaro.
Sotto sequestro sono finiti anche i dispositivi elettronici del ragazzo e i vestiti che indossava quella sera.
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