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Alcuni giorni fa sui giornali italiani è apparsa la notizia di una studentessa con la sindrome di Down che a Napoli ha conseguito la laurea con 110 e lode. In seguito a ciò, la mamma di un ragazzo di 29 anni, nato a Cuneo, ha voluto raccontare la storia di suo figlio, che nonostante abbia la sindrome di Asperger è riuscito a conseguire ben due lauree e ha un lavoro che lo gratifica e lo rende autonomo.
Marie-Rose è la mamma di Fabrizio, ragazzo con la sindrome di Asperger che in Italia era stato discriminato dai suoi stessi insegnanti, che gli avevano addirittura consigliato di abbandonare gli studi dopo la terza media, e per costringerlo a farlo erano arrivati perfino ad abbassargli volontariamente i voti sulla pagella.
La donna ha raccontato la sua storia e quella del figlio in una intervista a Tgcom24.
Il giovane ora vive in Francia, dove ha conseguito la laurea magistrale e lavora nella pubblica amministrazione. Ma fino a quando era rimasto in Italia sembrava che di lui emergesse solo il ritardo mentale diagnosticato da bambino. I dottori, racconta la mamma, dissero: “L’unica certezza che abbiamo è che suo figlio non è un vegetale” e lei si sentì cadere il mondo addosso. Solo in terza superiore la diagnosi per il ragazzo si è fatta più accurata, la sua condizione era causata dalla sindrome di Asperger, uno dei disturbi dello spettro autistico.
Leggendo questa storia verrebbe da dire che la sindrome di Asperger è sì un handicap, ma solo se gli altri lo rendono tale.
Infatti, racconta la mamma, in terza media i professori ritenevano inutile che proseguisse gli studi. “A scuola erano arrivati persino ad abbassargli i voti per scoraggiarlo, togliendogli anche ore di sostegno”, racconta mamma Marie-Rose. Questo però non ha fermato il giovane dal seguire la sua passione per i libri e proseguire gli studi in Francia, conseguire due lauree e trasferirsi a Nizza per lavoro.
Dopo aver studiato presso un liceo delle scienze umane Fabrizio ha scelto la facoltà di Scienze Politiche all’università di Cuneo e ha conseguito la laurea triennale. Ha fatto un’esperienza di lavoro a Nizza, città natale della mamma, ha preso fiducia in se stesso decidendo di proseguire gli studi in Francia iscrivendosi alla facoltà di giurisprudenza e imparando anche la nuova lingua. Dopo la laurea ha trovato in poco tempo lavoro nell’amministrazione pubblica, e sta continuando gli studi per proseguire la carriera nelle relazioni internazionali. Il suo sogno è occuparsi dei rapporti Francia – Italia.