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A pochi giorni dalla prima puntata della seconda stagione di Non Uccidere, Miriam Leone in un’intervista a Televisionando ha parlato del suo personaggio Valeria Ferro, facendo intendere che ci sono pochi punti in comune tra lei e l’integerrimo ispettore della Squadra Omicidi di Torino. Proprio per questo, però, l’attrice catanese ha dovuto studiare a fondo la complessa personalità di Valeria (che, per chi non ha mai visto la serie, arriva da una storia personale molto difficile) per renderla maggiormente credibile e realistica agli occhi del telespettatori. Riuscendoci molto bene, secondo noi.
‘Di me in Valeria Ferro ci sono sicuramente il corpo e la voce, cioè il contenitore‘, ha dichiarato Miriam Leone ai microfoni di Televisionando in occasione della messa in onda della prima puntata della nuova stagione, ‘Il contenuto, invece, deriva dalla bellezza della sceneggiatura e della scrittura di questo personaggio. Direi che non mi somiglia, quindi ho cercato di uscire da me stessa per contenere in me Valeria Ferro’.
Non è stato facile ma le brave attrici si riconoscono proprio dalla capacità di saper interpretare i personaggi più diversi. E a questo proposito Miriam ha spiegato i ‘trucchi’ che ha utilizzato per avvicinarsi il più possibile all’ispettore Ferro: ‘Sappiamo che Valeria ha vissuto un pesante conflitto quando aveva tredici anni (sua madre Lucia, interpretata da Monica Guerritore, è finita in carcere per l’omicidio del marito), per cui ho cercato di immaginare come una ragazzina di quell’età possa iniziare a chiudersi’.
E il modo migliore per riuscirci è stato quello di rispondere a delle semplici domande, per esempio chiedersi come camminerebbe una ragazzina che ha assistito all’omicidio del padre o che sa che la madre ha ucciso il padre: ‘In effetti ho cercato elementi di pesantezza, riconducibili all’ossessione che le pesa addosso’, ha spiegato ancora Miriam Leone, ‘Quindi ho ideato la camminata affaticata ma allo stesso tempo veloce, perché Valeria deve sempre stare dietro a un caso. Poi ho pensato di cambiare il tono di voce o di recitare senza trucco e con i capelli sfatti, che si sono rivelati tutti elementi utili per rendere credibile e realistico il personaggio’.
Insomma, se, come in questo caso, il personaggio non somiglia all’attrice, è lei che deve attivarsi per cercarlo: ‘Io sono sempre felice quando posso cambiare me stessa per non essere me stessa: è un lavoro artistico e di regia che mi ha affascinato dall’inizio. Mi sono lasciata andare, è stato un modo per trovare la chiave per interpretare Valeria’.
Sarà così anche per l’eventuale terza stagione di Non Uccidere? Miriam Leone non si è sbilanciata: ‘Non si parla mai al futuro’. Giusto così, meglio concentrarsi sul presente.
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