Una situazione non del tutto tranquilla nel pieno dell’Oceano Pacifico. Una risposta, da parte della Corea del Nord, alle esercitazioni congiunte di Stati Uniti e Corea del Sud a distanza di sole 48 ore. Ecco qual è stata la risposta della capitale nordcoreana.
Per Pyongyang, il Pacifico è “diventato un poligono di tiro”. Risposte a suon di missili è quelle che stanno arrivando. Cerchiamo di capire cosa è successo.
Un momento non semplice quello che le varie diplomazie del mondo stanno vivendo, e non si tratta soltanto di quello che sta succedendo in Europa, da quasi un anno, fra Russia ed Ucraina. Anche nell’Est asiatico, e precisamente fra Corea del Nord e Corea del Sud, la situazione non è delle migliori.
Se Stati Uniti e Corea del Sud sono in piena esercitazione militare che non ha nulla a che vedere con possibili scenari di guerra, dall’altro lato vi è la Corea del Nord che, a sole 48 ore di distanza e sentendosi “come attaccata” da un’esercitazione che non l’ha minimamente sfiorata, ha risposto con il lancio di due missili balistici a corto raggio, in direzione Pacifico.
Una sorta di difesa dei propri confini ed interessi, così l’ha giustificata Pyongyang, accusando poi, gli Stati Uniti di aver fatto diventare “l’Oceano Pacifico un poligono di tiro”. Ad annunciare il lancio e l’intercettazione dei due missili lanciati dalla Corea del Nord, sono stati i militari sudcoreani. Hanno comunicato di “avere rilevato due missili balistici sparati dalla provincia di Sud Pyongan tra le 7:00 e le 7:11 di questa mattina” – scrivono nel comunicato.
Successivamente, è stata proprio la capitale nordcoreana a confermare il suo lancio, parlando e giustificandolo come “attacco nucleare tattico” per distruggere le basi aeree nemiche. Questo è il secondo lancio balistico che è partito dalla Corea del Nord nel giro di sole 48 ore, come sua risposta ad un’esercitazione militare pacifica e congiunta di USA e Corea del Sud.
I missili lanciati dalla Corea del Nord, stando alle indagini, sono caduti, però, nella zona economica esclusiva del Giappone. Stando a quanto descrive l’agenzia nordcoreana Kcna, questa è stata una risposta della Nord Corea alle esercitazioni militari degli altri due stati, accusando infine sia Corea del Sud che Stati Uniti di provocare un ulteriore deterioramento della situazione fra le due Coree.
È stata proprio la sorella di Kim Jong-un a minacciare ritorsioni proprio contro Stati Uniti e Corea del Sud. Dall’altro lato, a condannare pienamente questo attacco, c’è l’ONU. Il suo segretario generale, Guterres ha espresso forte condanna nei confronti del nuovo lancio, invitando poi, la stessa Corea del Nord a cessare le sue azioni provocatorie.
Ma è il primo ministro giapponese, Kishida, intanto, a chiedere una riunione urgente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che ci sarà domani pomeriggio a New York. La caduta dei missili nordcoreani nel suo territorio, preoccupa notevolmente il primo ministro giapponese il quale ha chiesto questa riunione urgente.
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