David Silva, stella di quella nazionale spagnola che tra il 2008 e il 2012 ha vinto tutto, dal 2010 centrocampista del Manchester City da cui alla fine di questo campionato si è svincolato, è il sogno proibito della Lazio.
Le difficoltà di contrattualizzare un giocatore della sua caratura non mancano: in primis, il suo ingaggio, intorno agli 8 milioni di euro. Ma il giocatore ha spento quest’anno 35 candeline, e difficilmente può ambire a una cifra simile, adesso. E inoltre, il sogno biancoceleste è reso concreto dal fatto che David Silva è al momento svincolato.
Ai microfoni di Sky, Igli Tare, il ds della Lazio, nell’intervista prima della sfida col Brescia (29 luglio), aveva confermato le voci che venivano dall’Inghilterra riguardo l’interesse della Lazio per David Silva, frenando però i prematuri entusiasmi con queste parole: “Devo fare un contratto da Lazio. La vedo una mission impossible”.
Traducendo, uno stipendio simile per la Lazio è decisamente improponibile: basti pensare che la stella indiscussa della squadra biancoceleste, Ciro Immobile, guadagna 3 milioni di euro, bonus compresi.
Ciò nonostante, Claudio Lotito lo sforzo l’aveva anche provato a fare: ha messo sul piatto infatti un contratto triennale con 4 milioni di euro netti a stagione, più benefit per il calciatore e anche per il suo staff (si è parlato di casa in centro a Roma e jet privato per tornare a casa quando voleva).
Di certo non un contratto di ordinaria amministrazione in quel di Formello.
Tanto che David Silva, dopo qualche giorno di riflessione per meditare sulle offerte arrivate anche dalla Spagna (Valencia) e dagli Emirati Arabi, aveva deciso di sposare il progetto della Lazio.
Tutto questo fino al 7 agosto, quando anche noi di Nanopress avevamo dato per concluso l’affare. Eravamo infatti rimasti che le parti si sarebbero dovute incontrare, seppur virtualmente, per firmare un accordo legale.
Accordo che alla fine però non è arrivato. La società biancoceleste ha provato a contattare i legali del calciatore, ma da giorni non otteneva risposta. Tanto che Lotito ha messo l’ultimatum: o la risposta arriva stasera (17 agosto, ndr), o non se ne fa niente.
Che poi, si sa, con un giocatore del calibro di David Silva, a cui intanto il City erigerà una statua di ringraziamento, se anche la risposta fosse arrivata la mattina dopo, o quella dopo ancora, tutti contenti lo stesso.
Il fatto però è che intorno alla mezzanotte del 17 agosto la risposta è arrivata, ma per la Lazio è stata una doccia fredda: torno a casa, amici, vado a giocare in Spagna. Alla Real Sociedad. La Lazio, beffata, ora si sente tradita e reclama spiegazioni.
Al comunicato ufficiale della Real Sociedad, che annunciava il ritorno nella Liga di David Silva, è seguito quello del 18 agosto della Lazio, firmato personalmente dal Direttore Sportivo Igli Tare: “Apprendo del trasferimento di David Silva alla Real Sociedad. Ho grande rispetto per il giocatore, ma non per l’uomo”.
Parole dure quelle del DS albanese, che molto probabilmente aveva riposto molta fiducia nella parola d’onore del calciatore. Nelle ultime settimane i contatti tra il centrocampista spagnolo e la società biancoceleste si erano fatti molto frequenti, arrivando a un possibile accordo a cui mancava solo la firma ufficiale. Anzi, a dirla tutta pare che l’accordo fosse totale. L’ingaggio del giocatore si era deciso sarebbe ammontato a 10 milioni netti in 3 anni. E allora cosa è successo? Pare che la trattativa sia saltata a causa delle commissioni richieste alla firma, evidentemente risultate eccessive dalla Lazio.
A questo punto la firma è sfumata, e si è arrivati all’annuncio della Real Sociedad di aver ingaggiato a parametro zero il giocatore.
Ingoiato il boccone amaro, la Lazio è ora alla ricerca di un sostituto per affrontare al meglio la Champions League. I nomi più papabili sono quelli di Thiago Silva e Otamendi per la difesa, e di James Rodriguez e Edison Cavani per l’attacco.