Mistero nella notte a Castelfranco Emilia, in provincia di Modena. Il corpo senza vita di un 18enne è stato trovato senza vita vicino la stazione.
Si trovava proprio accanto ai binari e la vicenda per ora è piena di punti di domanda-. La polizia ferroviaria sta indagando.
Nei pressi della stazione ferroviaria di Castelfranco Emilia, a Modena, intorno alle due di notte è stato trovato il corpo senza vita di un ragazzo di soli 18 anni. Il dramma ha sconvolto la frazione di 33mila abitanti, a partire dal macchinista che ha segnalato la cosa.
Si trovava alla guida di un convoglio regionale quando ha sentito un rumore strano simile a un urto, così ha avvisato la polizia ferroviaria che si è recata sul luogo e ha avviato le indagini una volta aver verificato la presenza della salma.
Non è chiaro cosa sia successo al giovane e non è stata resa nota la sua identità, ma nessuna ipotesi viene esclusa dagli inquirenti. Intanto sul posto, la circolazione è stata sospesa per ore perché le forze dell’ordine hanno effettuato una serie di rilievi per poter raccogliere elementi utili alle indagini.
La pista più accreditata per ora è quella secondo cui il treno abbia travolto il ragazzo, anche per il fatto dell’urto udito dal macchinista che purtroppo si è accorto solo troppo tardi della tragedia, avvenuta ai binari di via Torricelli.
Forse il 18enne transitava pericolosamente sulle rotaie e quando è sopraggiunto il convoglio regionale Bologna-Parma, l’impatto è stato inevitabile. Da capire però cosa ci facesse il giovane a quell’ora di notte in un luogo simile ma anche altri particolari, ad esempio: era da solo o insieme a lui c’era qualcuno che poi si è dato alla fuga?
Da qui poi si cercherà di ricostruire se è stato spinto sotto il treno o se ci sono altri motivi per cui si trovava sui binari proprio nel momento del passaggio di quest’ultimo. L’urto è stato sentito chiaramente dal macchinista, infatti la chiamata ai tecnici è stata tempestiva ma purtroppo per il giovane non c’era nulla da fare.
Il treno è stato bloccato dalle autorità fino alle 5 del mattino, per i controlli del caso, poi è potuto ripartire per arrivare alla stazione di Castelfranco Emilia e proseguire il viaggio mentre i tecnici di Rfi hanno proseguito i controlli nell’area. Poco dopo, il tragico ritrovamento del corpo colpito e sbalzato sulla massicciata che circonda i binari.
Altra ipotesi al vaglio degli inquirenti è quella del gesto volontario. Appresa la notizia, il macchinista è rimasto moto scioccato ma è riuscito comunque a raccontare la sua versione alle forze dell’ordine che stanno conducendo le indagini senza tralasciare nulla e concentrandosi su ogni dettaglio.
La tragedia è l’ennesima in cui è coinvolto un treno, solo un mese fa infatti ce n’è stata un’altra terribile a Mestre.
Non bisogna tornare indietro di molto per un altro fatto gravissimo in cui una persona è morta a causa dell’impatto con un treno. Dobbiamo spostarci più a nord, precisamente nella stazione di Mestre.
Era il 25 giugno quando due giovani sono stati travolti da un convoglio mentre stavano compiendo il gesto pericolosissimo di attraversare i binari. Uno di loro è morto sul colpo mentre l’altro è rimasto ferito in maniera gravissima.
Dopo essere stato portato in ospedale, ci sono voluti giorni di cure prima che si riprendesse ma quando i medici lo hanno dichiarato fuori pericolo di vita, è stato ascoltato dalle forze dell’ordine, alle quali ha raccontato che aveva deciso di superare i binari perché doveva prelevare dal bancomat e lo sportello si trovava dall’altra parte.
Una decisione che poteva costargli la vita, come è successo all’amico che invece è stato trasportato in obitorio, scaraventato a decine di metri dall’impatto.
La vittima aveva solo 25 anni mentre il sopravvissuto, poco più giovane è un 23enne. Il treno era partito poco prima dalla stazione di Venezia e li ha travolti all’altezza del centro Vega, alle porte di Mestre. In questo caso il macchinista ha visto i due giovani e ha tentato disperatamente di frenare il convoglio ma non è riuscito a evitare l’impatto.
Ora questa nuova tragedia che ci fa riflettere su come un gesto che sembra veloce come un attraversamento, può essere fatale perché sebbene si cerchi di guardare a destra e sinistra proprio come quando si oltrepassa una strada, ci vuole davvero un attimo a ritrovarsi incastrati sotto bestioni che sfrecciano a forte velocità.
Tornando al caso di stanotte, sappiamo che il ragazzo non aveva con sé i documenti e quindi sarà difficile risalire alla sua identità, stando però ai primi dettagli emersi, potrebbe essere straniero.
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