Sono le città di Brema in Germania e Östersund in Svezia ad essersi aggiudicate due importanti premi dall’Unione Europea sul tema della mobilità sostenibile: alla città teutonica è stato assegnato il Sump, premio per il migliore piano dedicato alla mobilità urbana sostenibile, mentre alla controparte svedese quello dedicato alla Settimana europea della Mobilità 2014. Due progetti che possono fungere da modello per il resto dell’Europa, e fare in modo che respirare aria più pulita nel Vecchio Continente non sia solo una pretesa utopistica.
Per quanto riguarda il SUMP, il riconoscimento con cui la Commissione Europea sostiene i governi locali che provvedono alla stesura dei Piani della Mobilità Urbana Sostenibile, a trionfare è stata Brema per il livello di eccellenza raggiunto nel monitoraggio e nella valutazione del proprio Piano Urbano, coinvolgendo attivamente i cittadini mediante i loro feedback raccolti in un’apposita piattaforma web. Östersund, invece, è stata beneficiata del primo premio alla Settimana europea della Mobilità 2014 per il ventaglio di soluzioni di viaggio sostenibili proposte a cittadini e turisti: nuove linee urbane di autobus, app che consentono di avere informazioni sui trasporti pubblici in tempo reale, stazioni di ricarica per i veicoli elettrici e nuove infrastrutture per pedoni e ciclisti sono il fiore all’occhiello che ha permesso alla cittadina scandinava di vincere a mani basse. Inoltre Östersund è capofila del progetto ‘Green Highway’, l’autostrada fossil free più lunga del mondo con i suoi 440 chilometri, che si snodano tra Sundsvall in Svezia e Trondheim in Norvegia, una regione che produce una quota significativa di biogas, energia eolica e idroelettrica.
‘L’inquinamento dell’aria è causa di morte precoce per troppi cittadini europei in tutto il nostro continente. Una gran parte proviene dal trasporto privato, quindi è estremamente incoraggiante vedere queste soluzioni verdi dedicate alla mobilità urbana‘, ha dichiarato durante la cerimonia di consegna Karl Falkenberg, direttore generale della DG Ambiente, sottolienando come le prime classificate abbiano sensibilmente ridotto il numero di auto e altri veicoli inquinanti attraverso le loro politiche green sulla mobilità. In questo quadro generale ampiamente positivo per l’Europa, l’Italia non ci fa una bella figura, con una procedura di infrazione aperta per il superamento dei limiti delle Pm10 in dieci regioni, Ztl mal gestite e scarsamente controllate come a Roma, e il caso di Milano con le sue emissioni inquinanti ben oltre il livello di guardia. Se non è una bocciatura completa, poco ci manca.
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