Cosa fare se si è presentata la dichiarazione dei redditi in ritardo? Come sappiamo, la presentazione della dichiarazione dei redditi, per coloro che si avvalgono del 730 precompilato, scadeva lo scorso 7 luglio per coloro che si affidavano ai professionisti, o entro il 23 (24 luglio, poiché domenica) per coloro che hanno presentato la dichiarazione precompilata online. Sappiamo anche che è possibile consegnare una dichiarazione integrativa tramite il modello Redditi, ma facciamo chiarezza su come sfruttare l’opzione del ravvedimento operoso in caso di dichiarazione dei redditi tardiva o dichiarazione dei redditi omessa.
In caso di dichiarazione dei redditi tardiva o omessa, cioè presentata in ritardo o non presentata, il contribuente può sanare la sua posizione ma rischia sanzioni pecuniarie che vanno ad aumentare col passare del tempo.
Per recuperare e annullare la propria posizione debitoria col fisco, evitando così che una dichiarazione dei redditi tardiva possa diventare reato, occorre che il contribuente si autodenunci e chiarisca di non essere in regola sfruttando il ravvedimento operoso.
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RAVVEDIMENTO OPEROSO 730 ENTRO 90 GIORNI
Entro 90 giorni dalla scadenza della dichiarazione dei redditi il contribuente si può avvalere del cosiddetto ravvedimento operoso. E’ un’autodenuncia che mostra all’Agenzia delle Entrate di voler risanare la propria posizione debitoria in caso di dichiarazione dei redditi tardiva, integrativa o omessa, ammettendo le proprie colpe e mancanze e pagando quindi una sanzione pari a 25 euro.
I contribuenti ritardatari, che non hanno compilato e/o presentato correttamente nelle date previste il modello 730, possono presentare la dichiarazione dei redditi con il modello Redditi PF 2017, seguendo la scadenza del 30 settembre 2017, che essendo un sabato, slitta al 2 ottobre 2017.
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Trascorsi i 90 giorni non è più possibile presentare una dichiarazione dei redditi o correggere con una integrazione quella già presentata. Il contribuente inadempiente sarà tenuto quindi a pagare una sanzione dal 120% fino al 240%.
Nel caso in cui il contribuente si accorgesse di aver commesso degli errori dopo la scadenza ultima per presentare il 730 2017, può ancora rimediare rivolgendosi al caf o al commercialista per richiedere l’integrazione o la modifica.
[npleggi id=”https://www.nanopress.it/economia/2017/05/15/compilazione-modello-730-come-rimediare-a-un-errore-nella-dichiarazione-dei-redditi/172083/” testo=”COME RIMEDIARE A UN ERRORE NELLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI”]
DICHIARAZIONE DEI REDDITI – MODELLO 730 – TIPI DI RAVVEDIMENTO OPEROSO
Ecco quali sono i tipi di ravvedimento operoso riguardanti il modello 730 della dichiarazione dei redditi:
Ravvedimento sprint: se entro 14 giorni dalla scadenza le dichiarazioni tardive pervengono all’Agenzia delle Entrate la sanzione prevista è 0,1% del minimo di 258 Euro per ogni giorno di ritardo.
Ravvedimento breve: se entro 30 giorni dalla scadenza le dichiarazioni tardive pervengono all’Agenzia delle Entrate la sanzione prevista è 1/10 del minimo.
Ravvedimento intermedio se entro 90 giorni dalla scadenza le dichiarazioni tardive pervengono all’Agenzia delle Entrate la sanzione prevista è 1/9 del minimo.
Ravvedimento lungo: se entro un anno dalla scadenza le dichiarazioni tardive pervengono all’Agenzia delle Entrate la sanzione è pari a 1/8 del minimo.
Ravvedimento lunghissimo: se entro due anni dalla scadenza le dichiarazioni tardive pervengono all’Agenzia delle Entrate la sanzione è pari a 1/7 del minimo.
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