Rischia il carcere una coppia di Modena che a causa del comportamento aggressivo, ha abbandonato le figlie adottate.
Le sorelline erano state prese in affido 6 anni fa, quando avevano rispettivamente 9 e 10 anni.
Abbandono a Modena
Una triste storia quella che riguarda due ragazze oggi adolescenti che vennero adottate da una famiglia modenese.
Purtroppo i rapporti con i nuovi genitori erano tutt’altro che idilliaci e le ragazze, che già erano traumatizzate dalla nuova situazione, hanno faticato ad amare e farsi amare dalla coppia.
La situazione era peggiorata durante il lockdown e molto spesso le protagoniste di questa storia avevano denunciato pesanti maltrattamenti e metodi molto rigidi di educazione.
La vicenda è iniziata nel 2016, quando dopo un lungo iter per le adozioni, i coniugi sono riusciti a ottenere l’affido delle due sorelline.
Gli avvocati della coppia riferiscono di un’infanzia difficile, infatti dopo che i servizi sociali hanno tolto le bambine alla madre biologica, sono giunte presso una famiglia che le sottoponeva a maltrattamenti.
Dunque, le piccole manifestavano un atteggiamento di repulsione ed erano sempre più oppositive e anche aggressive fisicamente e verbalmente.
I provvedimenti
I genitori adottivi rischiano ora il carcere perché secondo i dati emersi, avrebbero maltrattato e sottoposto le bambine a punizioni molto dure, ad esempio in più occasioni le rinchiudevano per ore in uno sgabuzzino.
Interrogati dalle forze dell’ordine, i genitori hanno ammesso di aver fatto molti errori con le bambine ma il rapporto era davvero difficile e non hanno ricevuto aiuti dalle istituzioni.
Durante il lockdown gli scontri si sono fatti sempre più aspri e addirittura la mamma è stata ricoverata per esaurimento nervoso.
Nel 2020 vengono abbandonate nella sede dei servizi sociali proprio dalla donna e quindi trasferite in una struttura di accoglienza.
Scatta subito la denuncia verso la coppia, anche perché le ragazze hanno sostenuto di essere state più volte picchiate e maltrattate, nonché segregate per ore in uno sgabuzzino come punizione.
L’avvocato difende la coppia dichiarando che si è arrivati a queste punizioni per una condizione in cui erano esasperati e soprattutto non hanno avuto aiuti.
Avevano più volte infatti denunciato gli assistenti sociali una situazione molto difficile da gestire e complessa, chiedendo aiuto.
“i miei assistiti hanno tentato di essere genitori nonostante le difficoltà e ora si proclamano innocenti poiché hanno cercato di fare quanto meglio potevano”.
La versione delle sorelle è diversa e pesa come un macigno, infatti la coppia rischia il carcere non solo per i maltrattamenti ma anche per la condanna di abbandono di minore, ora sarà il giudice a stabilire la verità.