È giallo sul ritrovamento a Modena di un cadavere carbonizzato all’interno di una vettura che risulta essere di una donna scomparsa.
Il corpo si trovava all’interno del bagagliaio e ancora è da identificare, operazione molto difficile dato lo stato in cui versa.
Il macabro ritrovamento di un corpo completamente carbonizzato è avvenuto nel Modenese, dove i Carabinieri hanno controllato una vettura sospetta segnalata da alcuni residenti.
L’automobile bruciata era abbandonata da tempo in un luogo isolato non meglio specificato, nella frazione di Concordia sulla Secchia. Analizzata dai Carabinieri venerdì sera, sembrerebbe appartenere a una donna di 32 anni residente in provincia ma scomparsa da alcune ore.
Il marito infatti ne aveva denunciato la scomparsa due giorni fa e ora si lavora per capire se il cadavere nel bagagliaio sia proprio quello della donna.
A lavorare alle indagini sono i Carabinieri della Compagnia di Carpi, coordinati dalla pm Claudia Natalini. Sul posto sono giunti anche i Vigili del Fuoco per rimuovere la vettura carbonizzata e disporre il trasporto della salma per gli esami che occorrono a stabilirne l’identità. Sono ore di ansia per i familiari della 32enne, che sicuramente speravano di trovarla viva, invece se gli esami lo confermeranno, dovranno affrontare una durissima verità.
Al momento tutte le ipotesi sono aperte e anche se non è chiaro il motivo del gesto, qualora si trattasse di un suicidio compiuto dalla 32enne, questa è una delle più accreditate.
Si pensa anche a un omicidio, quindi un gesto doloso di chi voleva sbarazzarsi della persona.
Rimangono da chiarire moltissimi punti della vicenda, ad esempio se la vittima era già morta quando si trovava all’interno dell’auto in fiamme, oppure è stata uccisa dalla violenza dell’incendio che ha divorato l’automobile.
Quest’ultima è stata probabilmente abbandonata volutamente nella zona isolata e chissà da quando si trovava in quel luogo, lontano da occhi indiscreti.
Gli agenti del commissariato di Carpi stanno ascoltando i familiari della donna, in particolare il marito e tutti coloro che conoscevano la donna, in modo da poter capire i suoi ultimi spostamenti e capire se ci potesse essere un eventuale movente per avvalorare l’ipotesi del suicidio.
Non sono stati resi noti ulteriori dettagli del caso, anche perché l’indagine è ancora nella fase iniziale ma di certo gli inquirenti vogliono vederci chiaro e ora andranno avanti con gli esami sulla vettura carbonizzata, sui resti del cadavere che come abbiamo detto rimane ancora senza un’identità ufficiale e sulla casa della 32enne, dove si stanno svolgendo perquisizioni.
I Carabinieri hanno anche acquisito i filmati delle telecamere di sorveglianza delle zone frequentate dalla donna, per ricostruire i suoi spostamenti prima della scomparsa e quindi far luce sulla vicenda.
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