Oltre 100 pezzi sequestrati, trasportati attraverso 14 autocarri su cui erano presenti strumenti musicali, casse e mixer.
E’ questo ciò che è accaduto a Modena in occasione dei festeggiamenti di Halloween.
Si continua a parlare del rave party di Modena. La polizia è intervenuta ancora una volta nel capannone in cui si è tenuta la festa di Halloween “Witchtek“.
Una festa abusiva, terminata lunedì con la conseguente esecuzione pacifica dello sgombero del capannone in questione.
Mentre era in atto l’abbandono del capannone, la Questura ha scortato 14 autocarri su cui erano presenti tutti gli strumenti del sistema audio. Sono stati sequestrati oltre 100 pezzi, di cui strumenti, mixer e casse audio.
Il valore stimato di tutto il materiale sequestrato si aggira attorno ai 150 mila euro.
In questo caso, il proprietario del capannone, Mauro Bompani, ha rilasciato delle dichiarazioni importanti.
L’uomo non ha più avuto modo di utilizzare il capannone a causa del Comune che non gli ha mai dato la possibilità di cambiare la destinazione d’uso.
Il suo desiderio era quella di cambiare l’immobile da uso agricolo a commerciale.
Al momento sono stati denunciati 14 organizzatori del rave party abusivo. Tutti giovani ragazzi, arrivati da differenti regioni italiane. Tra questi vi era anche un ragazzo di origine olandese.
Da quando si è dato il via alle operazioni di sgombero, sono stati fermati tantissimi dei partecipanti al rave party.
Nell’edificio in disuso in via Marino 2, sono state identificate 1.383 persone.
Oltretutto sono stati anche controllati 337 veicoli. Ancor prima dell’inizio dell’operazione, molti dei partecipanti si sono fermati per ripulire quanto più possibile.
Al termine dell’operazione, la Digos ha posto i sigilli al capannone utilizzato.
Il nuovo governo Meloni intanto ha approvato un decreto legge per cui si predispone la possibilità di confiscare furgoni, e qualsiasi altro bene utilizzato in modo abusivo.
Ecco quanto si legge nel testo condiviso: “Confidiamo nell’effetto deterrenza della sanzione accessoria della confisca obbligatoria dei mezzi che vengono usati per organizzare questi eventi. (…) È sempre disposta la confisca delle cose che servirono o furono destinate a commettere il reato… nonché di quelle utilizzate nei medesimi casi per realizzare le finalità dell’occupazione”.
Dunque il rave party è entrato ufficialmente nella categoria di reato specifico, all’interno del 434-bis del Codice penale.
Tale reato è punibile con pene fino ai sei anni di carcere.
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