Modifica della norma sulla data di scadenza degli alimenti: l’obiettivo è ridurre lo spreco alimentare

La Commissione europea ha presentato agli Stati membri la proposta per revisionare la norma sulla data di scadenza degli alimenti per ridurre gli sprechi.

Data di scadenza del latte
Data di scadenza del latte – Nanopress.it

Lo scopo sarebbe quello di introdurre una dicitura di fianco a quella consueta ‘da consumarsi preferibilmente entro’ con l’indicazione ‘spesso buono oltre’.

Verso una modifica della norma sulla data di scadenza degli alimenti

La Commissione europea ha deciso di presentare una proposta per revisionare le norme per quanto riguarda la data di scadenza degli alimenti agli esperti degli Stati membri. Lo scopo sarebbe quello di aggiungere all’etichetta del prodotto una dicitura, di fianco a quella consueta ‘da consumarsi preferibilmente entro‘, con l’indicazione ‘spesso buono oltre’. Questa modifica è contenuta all’interno della bozza dell’atto delegato sul quale Bruxelles sta ancora lavorando. Secondo l’esecutivo europeo l’aggiunta di tale dicitura è opportuna se si vuole ridurre quello che è lo spreco alimentare, in quanto consente:

“una migliore comprensione della data di scadenza, influenzando il processo decisionale dei consumatori in merito all’opportunità di consumare o eliminare un alimento.”

Secondo quanto riporta la bozza di tale provvedimento:

“la maggior parte dei consumatori non comprende appieno la distinzione tra le etichette ‘da consumare entro’ – come indicatore di sicurezza – e ‘da consumarsi preferibilmente entro’ – come indicatore di qualità.”

Lo spreco alimentare infatti è spesso causato dalla data di scadenza del prodotto che genera timore nei consumatori proprio grazie alla dicitura classica da ‘consumarsi preferibilmente entro’. Uno studio ha rivelato che gli italiani gettano via circa 30 kg di cibo a persona, equivalente ad un valore di miliardi di euro. Alcuni prodotti che vengono buttati spesso sono ancora commestibili ma non vengono utilizzati a causa della scadenza. Uno dei principali problemi è anche la confusione che viene fatta fra due diciture molto simili fra loro, ovvero: ‘da consumarsi entro’ e ‘da consumarsi preferibilmente entro’. La prima espressione indica una data massima entro cui consumare l’alimento ed è da rispettare, in quanto da quel preciso giorno in poi il prodotto inizia a degradarsi (processo causato dai batteri) e questo rischia di causare problemi di salute a chi lo consuma. L’aggiunta del ‘preferibilmente‘ invece cambia il significato della frase, in quel caso è indicata la data oltre la quale l’alimento potrebbe semplicemente perdere le sue proprietà organolettiche, restando comunque in sicurezza commestibile anche nei mesi successivi a quello indicato sulla confezione.

Donna al supermercato
Donna al supermercato – Nanopress.it

A tal proposito, la Commissione europea propone una nuova etichetta con su presente la dicitura ‘da consumarsi preferibilmente entro il’, seguita dalla data e da un ulteriore dicitura che cita ‘spesso buono oltre’.

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