Amara conclusione per il connubio più celebre della musica leggera italiana, Mogol-Battisti: il 78enne paroliere ha infatti citato in giudizio Grazia Letizia Veronese, vedova del grande Lucio, per la delicata questione dei diritti sull’immenso repertorio discografico dell’artista laziale.
La vicenda è nota da tempo: subito dopo la scomparsa di Battisti, avvenuta il 9 settembre 1998, i suoi eredi e in particolare la vedova hanno adottato una politica fortemente protezionistica nei confronti dell’eredità artistica di Lucio, impedendo manifestazioni e pubblicazioni non gradite (cioè quasi tutte). Giulio Rapetti in arte Mogol ritiene invece che il repertorio della ‘ditta’ Mogol-Battisti sia un patrimonio nazionale e vada divulgato in ogni sua forma (evitando ovviamente le speculazioni), soprattutto per farlo conoscere e apprezzare dalle nuove generazioni.
Tanto per dirne una, Lucio Battisti è uno dei pochi cantanti italiani (e forse mondiali) a non essere presente, tranne rare eccezioni, né su iTunes né su Spotify, sempre per volontà della sua famiglia. Questo significa precludersi una vasta fetta di pubblico, soprattutto giovane, che ormai ascolta musica solo attraverso le piattaforme digitali.
Un muro contro muro insanabile che Mogol ha deciso di risolvere rivolgendosi a un tribunale: molto presto, quindi, sarà un giudice a decidere il destino del repertorio del duo Mogol-Battisti con una sentenza che non mancherà di far discutere.
Ma intanto l’anziano paroliere ha deciso di aggirare l’ostacolo pubblicando una raccolta di vecchi classici, 12 per la precisione, scritti con Lucio, facendoli reinterpretare in chiave rock dagli allievi del CET, la sua celebre scuola di musica sita in Umbria, mentre i suoni sono stati riarrangiati da alcuni grandi musicisti della scena contemporanea.
L’album, uscito proprio oggi (anche su iTunes!), si intitola ‘Le canzoni di Mogol e Battisti in versione Rock New Era‘ ed è cantato dalla giovane voce di Kocis Campani (molto diversa da quella di Battisti), mentre tra i coristi ci sono la figlia di Wess, Deborah Johnson, e il figlio di Rocky Roberts, Randy. ‘Lucio sarebbe stato contento di questa operazione‘, ha dichiarato Mogol, ‘Certamente avrebbe mosso delle critiche, ma sulla sperimentazione sarebbe stato d’accordo. Sono sicuro di questo, perché lo conoscevo bene‘.