Attentato a Monaco di Baviera, in Germania, dove una sparatoria in un Mc Donald’s e poi in un centro commerciale ha provocato 9 morti e 16 feriti. L’attentato è andato in scena nell’affollato centro commerciale Olympia Einkaufszentrum, nel quartiere Moosach. Alcuni testimoni che hanno assistito alla sparatoria hanno riferito di tre persone armate. Dopo la caccia all’uomo, durata ore, per tutta la città, la polizia ha rivelato che l’attentatore era uno e ha agito da solo. Si tratta di un 18enne tedesco di origini iraniane, che dopo la strage si è ucciso. Non era legato all’Isis.
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L’ATTENTATORE NON ERA LEGATO ALL’ISIS
La follia è cominciata nel tardo pomeriggio di venerdì 22 luglio. Verso le 18.30 si è diffusa la notizia di una sparatoria all’interno del centro commerciale Olympia, uno dei più grandi della Baviera. Costruito in occasione dei Giochi Olimpici del 1972, su due piani, offre 135 negozi di abbigliamento, bar e ristoranti sotto un enorme tetto di vetro. I media e la polizia hanno parlato subito del rischio che ci fossero diversi morti e feriti. Il bilancio finale sarà di dieci morti, terrorista compreso. Il luogo a quell’ora di venerdì era infatti affollato. La zona è stata isolata e la popolazione è stata invitata a rimanere in casa. Deviate le corse della metropolitana, poi chiusa. La stazione centrale ferroviaria di Monaco è stata evacuata e i treni provenienti da tutte le direzioni sono stati fermati in stazioni precedenti.
Si sono quindi diffuse voci di una seconda sparatoria in centro, in zona Stachus, ma la notizia è stata smentita. Alcune immagini diffuse dai social network hanno mostrato le forze di polizia circondare un Mc Donald’s: lo stesso fast food da cui, si è scoperto più tardi, è cominciata la follia del killer. Killer che, secondo quanto riferito da un testimone oculare all’emittente tedesca Rtl, avrebbe detto di essere tedesco e avrebbe gridato ‘Scheiß Ausländer’, cioè ‘Straniero di m****’. .
‘Gli attentatori sono tre’
“Intorno alle 17.50 testimoni hanno avvertito la polizia di una sparatoria nella zona di Hanauer Straße, che poi si è spostata su Riesstraße e nell’Olympia Einkaufszentrum. I testimoni riferiscono di tre diverse persone con armi da fuoco”, ha riferito la polizia di Monaco, che ha cominciato a dare la caccia ai tre. “Non sappiamo dove si trovano gli assalitori. Fate attenzione ed evitate i luoghi pubblici”, l’annuncio su Twitter. In un altro messaggio ha chiesto ai cittadini di non pubblicare online foto né video che mostrino le operazioni di polizia in corso: “Non sostenete gli attentatori”. Tensione alle stelle in città, dove sono arrivate le teste di cuoio del GSG9, forze speciali anti-terrorismo.
#München #OEZ #Munich shooting in McDonald's in munich pic.twitter.com/dtsQg9d0T9
— remindyourself (@remindyourslf) 22 luglio 2016
Ore 01:30, emergenza finita: il killer era uno ed è morto
L’emergenza è finita durante le prime ore di domenica, verso l’1:30 di notte. La polizia, sempre su Twitter, ha comunicato di aver “trovato una persona che si è uccisa”, e che “si tratta con molta probabilità dell’attentatore il quale, in base alle indagini attuali, ha agito da solo”. Un’ora dopo, in conferenza stampa, si è diffuso l’identikit dell’attentatore: un 18enne tedesco-iraniano, incensurato, residente a Monaco. Misteriosa la matrice dell’attentato. Nonostante i sostenitori dell’Isis avessero già esultato sui social newtork, è presto per parlare di un collegamento tra loro e il ragazzo. Secondo alcuni testimoni, il killer avrebbe urlato di essere tedesco, insultando turchi e stranieri. Una donna ha riportato di averlo sentito inneggiare ad Allah. Un altro testimone: “Ho sentito gli spari, poi ho visto i feriti. Ero spalla a spalla con l’attentatore, ero in bagno con mio figlio. L’ho visto sparare direttamente in faccia ai bambini”.
This Periscope from scene of reported Munich shooting getting >100 thousand viewers and some US network carriage: https://t.co/hAlieLl0Ev
— malcsb (@malcsb) 22 luglio 2016
La Farnesina ha attivato l’unità di crisi subito dopo la notizia della strage. Tramite Twitter ha invitato “i connazionali a evitare spostamenti e seguire indicazioni delle autorità locali”.
Sparatoria a #Monaco di Baviera: Unità di Crisi attivata. In corso verifiche con Consolato Generale. pic.twitter.com/gyLhN6uV8d
— Farnesina (@ItalyMFA) 22 luglio 2016
La solidarietà sui social network
Ancora una volta, come già successo nel corso degli ultimi attentati in Europa, sui social network ha iniziato a corre la solidarietà. Centinaia di persone su Twitter hanno iniziato ad usare gli hashtag #OffeneTur e #OpenDoor (porta aperta) per dare rifugio alle persone rimaste per strada in seguito all’attacco. Su Facebook è stata nuovamente attivata la funzione del Safety Check grazie alla quale chi si trova nella zona dell’attacco può far sapere ad amici e parenti di essere al sicuro.
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha espresso il suo supporto alla Germania: “Non sappiamo ancora esattamente cosa stia succedendo lì ma, ovviamente, i nostri pensieri vanno ai feriti”, ha detto Obama prima di parlare ad un incontro alla Casa Bianca. “Daremo loro – ha aggiunto – tutto il supporto necessario”.
“Il terribile attacco a Monaco di Baviera mi ha profondamente inorridito. I miei pensieri vanno alle vittime e a tutti coloro che piangono una persona cara. Mi sento vicino a tutti coloro i quali stanno intervenendo per proteggere le persone e salvare vite umane” ha dichiarato in una nota pubblicata dalla Bild il presidente tedesco Joachim Gauck.