Alla fine l’affare è stato concluso e Mondadori ha comprato RCS libri per 125,7 milioni di euro. Dopo lunghe trattative, durate nove mesi, Marina Berlusconi mette a segno il colpaccio e porta sotto la casa editrice di famiglia la divisione libri della concorrenza, la stessa che edita il Corriere della Sera e la Gazzetta dello Sport. A Einaudi, Piemme, Sperling & Kupfer, Frassinelli ed Electa, che già fanno parte della Mondadori, si vanno ad aggiungere Rizzoli, Rizzoli International Pubblication e le case editrici della ormai ex galassi rizzoliana come Bompiani, Marsilio, Fabbri Bur, Sonzogno, Etas e la divisione education; fuori è rimasto il 58% di Adelphi Edizioni, che sarà ceduta al socio Rcs Roberto Calasso. Corriere e Gazzetta avranno la loro attività editoriale sui libri da loro realizzati. Un bel colpo per la famiglia Berlusconi che avrà di fatto il 35% del mercato italiano dei libri; un po’ meno forse per gli autori, magari di sinistra, che dovranno vedersela con l’azienda dell’Ex Cavaliere e famiglia.
L’affare era nell’aria da tempo. Marina Berlusconi stava provando l’assalto alla Rizzoli Libri da nove mesi, mentre la società annaspava nei debiti. La vendita farà rifiatare il gruppo, andando a ridurre parte del debito fissato a fine giugno a 526 milioni. Rcs, secondo i piani dell’a.d. Pietro Scotto Jovane, potrà ora puntare sul rilancio nei piani di business e rafforzare la struttura finanziaria.
Il mondo editoriale italiano si trova così davanti a un super editore in mano alla famiglia Berlusconi. Grazie a questa operazione, la Mondadori avrà il 35% dei mercato dei libri comprati in libreria e online, circa il 25% dei libri per la scuola. I numeri sono più che significativi: il fatturato si dovrebbe aggirare sui 500 milioni per questa parte dell’anno. Tenendo presente che nel 2014 era stato di 1,2 miliardi, il salto sarà consistente per le casse di Mondadori.
“È un’operazione di cui siamo particolarmente orgogliosi. Un rilevante investimento, da parte di una grande azienda italiana, in un settore nobile e speciale come quello del libro”, ha dichiarato Marina Berlusconi, presidente della Arnoldo Mondadori editore. L’acquisizione, specifica ancora la presidente, rientra negli investimenti “sul futuro del nostro Paese e sulla qualità di questo futuro”.
Se in casa del Biscione, editore del gruppo da 25 anni, si festeggia, lo faranno un po’ meno gli autori, specie quelli più schierati a sinistra. Il catalogo della Rcs Libri comprende nomi notissimi al pubblico, da Jeffrey Deaver ad Andrea Camilleri; non mancano gli chef più mediatici, da Benedetta Parodi alla truppa di Masterchef e, per non farsi mancare nulla, ci sono anche i libri a firma di Papa Bergoglio. Una carrellata di nomi che firmano libri in vetta alle classifiche, ma non sono gli unici.
Che ne penserà Serena Dandini di passare sotto Mondadori? Umberto Eco e Corrado Augias avranno da ridire? Ironia della sorte, molti scritti di Enzo Biagi editi da Rizzoli, ora saranno nelle mani della famiglia Berlusconi a 13 anni dal famigerato “editto bulgaro”. Che dirà il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che ha portato in edicola due libri (“Stil Novo” e “Fuori!”) proprio con la Rizzoli?
La vera questione sarà come Mondadori vorrà rilanciare il mercato dei libri e quali strategie metterà in atto per aumentare le vendite. Nel 2014 l’Istat ha certificato l’ennesimo calo dei lettori, con solo il 41,4% degli italiani che ha letto almeno un libro in 12 mesi. Siamo un Paese in cui, lo dice sempre l’Istat, quasi una famiglia su dieci non ha neppure un libro in casa. Chissà se un mega colosso come la nuova Mondadori riuscirà a smuovere qualcosa e come lo farà.