Mondiali 2018 senza l’Italia. A meno che… Esiste un’ipotesi ripescaggio per manifestazioni calcistiche come i Mondiali e gli Europei? La risposta è sì, esiste. Lo dice chiaro e tondo la Fifa nell’articolo 7 del regolamento ufficiale. Norma che ha scatenato anche i fan italiani, dopo che la nostra Nazionale è stata eliminata dalla Svezia e dunque non prenderà il via alla fase finale della Coppa del mondo di Russia 2018. Vediamo come funziona il ripescaggio, chi decide, chi potrebbe essere a rischio e i precedenti.
In merito al ripescaggio per i Mondiali 2018 l’articolo 7 del regolamento Fifa dice testualmente: “Qualora un’associazione (delle 32 qualificate) si ritiri o sia esclusa dalla gara, il comitato organizzatore della Fifa deciderà sulla questione a propria discrezione e prenderà qualsiasi azione ritenuta necessaria. Il comitato organizzatore della Fifa può in particolare decidere di sostituire l’associazione in questione con un’altra associazione“.
E’ dunque la Federazione internazionale, a sua discrezione, a decidere quale nazione può tornare in gioco senza tenere conto di ranking, classifiche e qualificazioni. Resta difficile che una Federazione decida di ritirarsi dal Mondiale, soprattutto a pochi mesi dal calcio d’inizio. Si fa tanta fatica per arrivarci, i soldi che si guadagnano sono tanti, la visibilità pure. Deve succedere qualcosa di molto grave per far sì che si liberi un posto.
I motivi per cui può succedere? Solitamente si rinuncia alla Coppa del mondo per una guerra o per pesanti questi sociali. Se guardiamo solo al 2018, a rischio potrebbero esserci Corea del Sud, Nigeria, Iran, Arabia Saudit, Senegal o Egitto. Tutti Paesi che hanno conquistato sul campo la possibilità di essere presenti alla manifestazione. C’è un solo precedente nella storia e non riguarda i Mondiali, ma gli Europei.
Nel 1992, in occasione dei Campionati europei, la Jugoslavia venne esclusa a causa della guerra dei Balcani. Al suo posto venne ammessa la Danimarca, che incredibilmente riuscì poi a vincere il torneo. Naturalmente, neanche il tifoso più sfegatato probabilmente vorrebbe vedere la sua Nazionale al Mondiale grazie alla guerra in uno Stato tra quelli qualificati di diritto.
In una eventuale ipotesi ripescaggio magari Buffon potrebbe smettere di piangere. E De Rossi potrebbe non avere più motivi per arrabbiarsi!