Francia campione del mondo. Era una delle favorite alla vigilia, è l’unica che non ha tradito le attese e rispettato i pronostici. Con una squadra giovane ma vincente, i transalpini hanno conquistato il loro secondo mondiale della storia, dopo vent’anni dal primo. E se il successo del 1998 è avvenuto nell’evento di casa, con la finale vinta a Parigi contro il Brasile di Ronaldo (quello vero, non Cristiano), nel 2018 è arrivato il trionfo in Russia contro la coriacea Croazia.
In tanti hanno dato per “fortunata” la Francia, che ha messo in mostra un gioco poco brillante e che spesso ha giocato peggio degli avversari. La verità è che questa è una squadra cinica e incisiva, che basa il suo calcio sulla velocità e sulle ripartenze, senza brillare. Alla fine chi vince ha sempre ragione: da domenica Pogba e compagni posson vantare in bacheca il primo grande trionfo internazionale della carriera.
Grande vittoria dei nostri cugini d’oltralpe, al termine di un percorso mondiale tutt’altro che semplice. Se ancora oggi si parla di un’Italia nel 2006 che ha avuto avversari semplici tra ottavi e quarti di finale con Australia e Ucraina, la Francia ha dovuto battagliare contro l’Argentina di Messi e l’Uruguay di Cavani e Suarez. La semifinale è stata poi estremamente combattuta contro il Belgio, per poi arrivare al pirotecnico 4-2 in finale.
Parlare quindi di fortuna per i francesi è riduttivo e sbagliato. Tra l’altro la Francia non è mai andata ai supplementari in questo mondiale, era dal 2002 che una vincente del titolo non chiudeva neanche un incontro dopo il 90′.
Successo meritato dei Blues, con tanti giocatori che si sono messi in luce in terra russa. Grande mondiale di Pogba, ottime prestazioni di Varane, Umtiti e Matuidi. Brillano però due stelle più di tutte le altre: quella di Antoine Griezmann e di Kylian Mbappé.
Il primo è stato il trascinatore dell’armata di Deschamps, grande spina nel fianco delle difese avversarie. Mbappé però rappresenta il futuro di questa squadra e del calcio mondiale: a soli 19 anni ha seminato il panico in lungo e in largo sulla sua fascia destra, con sgroppate dalla velocità inaudita e dribbling infiniti. Contando anche i quattro gol segnati, è sicuramente il miglior giocatore di questa rassegna.
Se in tanti si aspettavano tra le semifinaliste squadre come il Brasile, la Spagna o la Germania, si sono dovuti ricredere guardando le prestazioni di Belgio, Croazia e Inghilterra. Tre formazioni dal grande talento che sono riusciti a farsi strada in questo mondiale. Soprattutto la squadra slava, mai doma e vittoriosa sempre ai supplementari, è riuscita a giungere in finale per la prima volta nella sua storia, venendo battuta sul più bello.
Il Brasile era favorito, ma si è dovuto inchinare all’armata del Belgio. Bene l’Uruguay fino ai quarti di finale, poi più nulla. Argentina assolutamente forte in attacco quanto povera di talento in difesa, male anche la Spagna e il Portogallo di CR7 dopo il trionfo europeo di 2 anni fa. Ma la delusione più grande di questo mondiale rimane la Germania campione del mondo in carica, incapace di superare un girone tutt’altro che complesso contro Messico, Svezia e Corea del Sud. Non era mai accaduto che la squadra teutonica uscisse al primo turno in un mondiale, c’è sempre una prima volta.
Da questo mondiale la Francia ne esce più forte che mai, con una squadra pronta a migliorare ancora, molto giovane e vincente. Il Belgio è ormai una delle leader del calcio di oggi, mentre l’Inghilterra ha delle ottime basi. Bene anche Colombia, Giappone, Svezia, Messico, Russia e Danimarca. Vedremo se le big del calcio mondiale, inclusa l’Italia, riusciranno invece a ripartire nel più breve tempo possibile.
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