I Mondiali di calcio 2022 in Qatar non si giocheranno in estate, come di solito, ma d’inverno. Anzi, no si giocheranno d’autunno. È questo il riassunto della telenovela con protagonista la manifestazione calcistica più importante, che per la prima volta verrà giocata in una zona del pianeta che non rende possibile l’organizzazione nei mesi canonici – giugno/luglio – vista la temperatura troppo elevata, che metterebbe a rischio la salute degli atleti. Scopriamo di più sulle decisioni che hanno portato a questo slittamento di date.
Si è molto ironizzato sulla scoperta “tempestiva” della FIFA che in Qatar fa molto caldo d’estate e che giocare con temperature anche di 50 gradi centigradi non sarebbe stata una grande idea. Per questo motivo, con un colpevole ritardo, si è deciso di posticipare la manifestazione d’inverno, quando fa sempre molto caldo, ma è leggermente più vivibile. Fra sette anni si giocherà il Mondiale più breve di sempre, che durerà addirittura meno di quello di Brasile 2014 con il suo record di 32 giorni.
In Qatar, infatti, si svolgerà tutto in un “mese lunare” di appena 28 giorni, non fu mai così veloce dal 1998 quando fu esteso a 32 partecipanti. Lo ha ufficializzato il Comitato esecutivo della federazione mondiale riunito a a Zurigo. Anche in Sudafrica 2010 si giocò nell’inverno australe – corrispondente alla nostra estate – con temperature anche molto rigide, ma in Qatar si avranno comunque anche facilmente 40 gradi. Sarà un Mondiale tutto particolare, che però sta già facendo storcere il naso a molti, non solo appassionati.
Già l’assegnazione in Qatar ha catalizzato molte critiche visto che molti hanno ritenuto che fosse più una scelta economica che altro e ora, con questo slittamento della data dall’estate all’inverno e poi all’autunno, rende tutto vagamente comico. Il lato drammatico è quello dell’alto numero in vite umane che questo Mondiale sta già costando. Le date scelte sono quelle dal 21 novembre al 18 dicembre giusto in tempo per Natale con conseguente stravolgimento di tutti i campionati che dovranno fermarsi e dunque potrebbero anticipare il debutto e, ovviamente, anche la fine dell’edizione precedente. Un vero polverone.
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